Terremoto Centro Italia: consegnate 18 casette a Capitignano

Cerimonia di consegna, questa mattina, a Capitignano di 18 casette SAE alle famiglie che hanno subito danni a causa del terremoto che ha colpito il Centro Italia.

Il sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo Regionale Mazzocca e il sindaco di Capitignano Maurizio Pelosi ,questa mattina, hanno consegnato 18 casette SAE , acronimo di Soluzioni Abitative di Emergenza. Dodici sono state consegnate in paese e sei nella frazione di Pago. La consegna delle casette avviene a circa 10 mesi dall’avvio delle procedure burocratiche grazie alla proficua sinergia tra Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, Servizio Emergenze di Protezione Civile della Regione Abruzzo e Amministrazione Comunale. Capitignano è il primo comune del cratere dell’aquilano colpito dal sisma del 2016  e del 2017 dove ora per i residenti si apre una fase nuova per il ritorno alla normalità. Il sottosegretario Mazzocca ha detto che ormai  il 70% delle casette antisismiche è stato consegnato in Abruzzo.

Il piccolo Attilio di 18 mesi trascina tenacemente il nastro tricolore dell’inaugurazione delle casette provvisorie e poi, determinato, spinge la porta della sua nuova casa. E’ lui, insieme a tutti i bambini di Capitignano, il simbolo della speranza di una comunità messa alla prova dalle difficoltà quotidiane di uno dei Comuni martoriati dai tanti terremoti che dal 2009 al 2017 si sono succeduti in Abruzzo. Una comunità in lotta da sempre contro lo spopolamento per le già difficili condizioni in cui si vive nei Comuni dell’entroterra, lontani dai servizi e dalla città. Condizioni difficili amplificate dal terremoto, che ha portato lontano 18 famiglie e che ora possono finalmente tornare. L’inaugurazione delle cosiddette Sae (le Soluzioni abitative d’emergenza), arriva a oltre un anno dal terremoto. Ma oggi niente polemiche: è un giorno di festa, si torna alla normalità, mentre la ricostruzione resta ancora in un limbo in attesa del decreto della Commissaria Paola De Micheli che dovrebbe sbloccare finalmente la confusa sovrapposizione di norme tra i due crateri sismici, quello del 2009 e quello recente del 2016.