La vertenza Aura continua ed è arrivata anche sui tavoli della Regione Abruzzo. Feste tristi per 52 lavoratori. La società Mival continua a disertare tutti i tavoli
La politica sta sostenendo in qualche modo la vertenza ma ora il tempo è scaduto e, ha fatto notare il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, non si può attendere ancora perché all’azienda non è stato neanche approvato il piano per l’accesso alla cassa integrazione poiché mancavano dei requisiti.
Dal canto suo l’assessore regionale alle attività produttive Tiziana Magnacca ha sempre dato la sua piena disponibilità e lo ha fatto anche ieri, ma i tempi sono stretti perché a fine febbraio scadrà la prescrizione del giudice che si sta occupando del caso per dare corso o alla cessione dell’azienda (ci sarebbero diverse società interessate, almeno quattro) o alla procedura fallimentare che si vorrebbe assolutamente evitare.
Ieri i lavoratori sono stati ricevuti dalla conferenza dei capigruppo in Regione e a giorni torneranno anche dai capigruppo in Comune.
Un paradosso la crisi di questa azienda che invece potrebbe tranquillamente essere sul mercato con buoni risultati. A causa di questo stallo la città rischia di perdere altri posti di lavoro. Una vertenza che non deve avere colori politici, Regione e Comune devono lavorare all’unisono per trovare una soluzione.
L’assessore Tiziana Magnacca e’ sul pezzo e segue la vertenza sin dall’inizio. Spiega che l’azienda finora ha mostrato continuo disinteresse per la sorte dei lavoratori, ma auspica che almeno si rispettino i patti per i salari, poi si spera nella cessione ad altra società che possa però assicurare continuità lavorativa ai dipendenti.