L’Aquila, riconsegnati 33 alloggi Ater

Sono terminati i lavori di 33 alloggi in tre edifici diversi dell’azienda territoriale per l’edilizia residenziale della provincia dell’Aquila, l’Ater.

Si tratta di tre immobili fortemente danneggiati dal sisma del 6 aprile e praticamente si è in tutti in via di conclusione dei lavori. Così inquilini e proprietari potranno dopo 13 anni finalmente tornare a casa. Ma anche la ricostruzione delle case Ater inevitabilmente risente della crisi a livello nazionale generata dall’aumento dei prezzi dei materiali, come conferma il presidente Ater Isidoro Isidori. 

A gestire l’appalto intanto delle palazzine riconsegnate è stato il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche Lazio, Abruzzo e Sardegna. L’immobile in via Monte Morrone, costituito da sei appartamenti di cui due di proprietà privata è stato restituito al presidente dell’azienda Isidori. I lavori erano iniziati nel giugno del 2019 e hanno previsto la demolizione della struttura e conseguente ricostruzione.  Il finanziamento Cipe complessivo è stato di 978 mila euro circa di cui 740 di competenza del Provveditorato e 237 mila circa di competenza Ater. 

Nelle prossime settimane saranno riconsegnati l’edificio in via Arco Santa Croce con 11 alloggi tutti Ater e quello in via Silvio Spaventa con 16 alloggi di cui due privati. Per molto tempo la ricostruzione residenziale pubblica è stata sotto accusa per i ritardi accumulati. Ora il presidente Isidori ha spiegato che stanno cercando di velocizzare più possibile le riconsegne per recuperare il tempo perduto e situazioni ha specificato che hanno ereditato. Il nuovo corso dell’Ater si sta impegnando per restituire le case agli inquilini ha spiegato Isidori e sta cercando di far fronte a tutti gli impegni. A breve, entro tre mesi, saranno riconsegnati altri appartamenti e ad ottobre altri ancora per imprimere maggiore velocità e rispettare il cronoprogramma. Ma la crisi dei materiali si sente eccome nei cantieri.