I migranti che da giorni stazionavano dinanzi alla Prefettura dell’Aquila, questa mattina sono partiti per la Calabria e saranno collocati in alloggi in diverse province. Una sinergia tra Ministero degli Interni, Prefettura e Questura che ha funzionato
La soluzione per questo caso che ha tenuto in apprensione la città è arrivata questa mattina quando, intorno alle 8.30, un bus parcheggiato davanti alla Questura ha caricato a bordo i 44 migranti che da giorni stazionavano dinanzi alla locale Prefettura. Saranno collocati in diverse province della Calabria, grazie ai Cas, strutture attivate dalle Prefetture italiane per l’accoglienza di richiedenti di protezione internazionale quando le strutture ordinarie sono piene. All’Aquila non c’era spazio ma la grande rete di solidarietà e la sinergia tra Ministero, Prefettura e Questura ha fatto si che in pochi giorni si potesse trovare una collocazione per loro.
La sistemazione è stata compito della Prefettura aquilana, mentre la Questura si è occupata di tutta una serie di servizi come procedure di riconoscimento e partenza per la Calabria. Il flusso di migranti era iniziato lo scorso agosto e diverse persone hanno alloggiato in città. Gran parte dei migranti sono richiedenti asilo, provenivano da Trieste e altre parti d’Italia. All’Aquila avevano chiesto accoglienza come prima possibilità ma le strutture erano piene. Provengono da Pakistan, Afghanistan, Bangladesh e Somalia.
La loro condizione e i ripari di fortuna che hanno utilizzato in questi giorni, ha mosso anche la solidarietà degli aquilani. Il movimento Celestiniano si è mosso per loro ma anche Don Osman, un sacerdote, si è presentato con alcuni fedeli per portare coperte e pasti caldi. Anche un giornalista freelance aquilano, Diodato Salvatore, ha seguito tutta la loro storia e grazie al suo intervento alcuni giovani, pieni di lividi probabilmente perchè picchiati durante il viaggio, sono stati curati.