L’Aquila, Piano rumore: i cittadini diffidano il Comune

Parte la diffida dei cittadini: il Comune ha tre mesi di tempo per approvare il Piano del rumore. Se così non fosse i residenti sono pronti a chiedere i danni

L’avvocato Claudia Aloisio, presidente dell’associazione Cittadini per il centro storico, ha preparato una diffida inviata al Comune, concedendo un limite di tempo fino al prossimo 5 novembre per approvare il Piano nei termini di legge, dopo un procedimento avviato lo scorso 5 novembre. Per l’associazione il Piano è uno strumento fondamentale di tutela del benessere dei cittadini e del vivere civile. Uno strumento per l’avvocato Aloisio “accantonato in modo inspiegabile”. I residenti del centro storico più volte hanno lamentato l’insostenibile situazione soprattutto la notte quando è diventato impossibile dormire.

I cittadini hanno chiesto al Comune di avviare anche un confronto. Al di là dell’aspetto di sicurezza,  il tema vero per loro è un altro: cosa succederà se il centro sarà occupato solo da locali svuotandosi dei cittadini? In parole povere l’economia del centro non può basarsi solo sulla ristorazione e sulle attività di somministrazione.

Nella diffida al Comune l’associazione ripercorre l’iter avviato il 5 novembre 2021 dall’ente per la redazione del piano di classificazione acustica. Trascorso il termine di legge l’associazione chiederà alla Regione di sostituirsi al Comune e si procederà con azioni per il risarcimento danni.

Il tema del Piano del rumore è tornato alla ribalta dopo gli ultimi episodi relativi alla movida del centro storico. In particolare dopo la rissa a piazza Santa Maria Paganica con l’intervento dei carabinieri l’argomento è tornato caldissimo e l’assessore Fabrizio Taranta, dando solidarietà ai militari, aveva spiegato che al di là del progetto della video sorveglianza che va avanti ed è molto importanti si sarebbero occupati come prima cosa del piano del rumore. L’associazione ora vigila affinché venga approvato.