Carabinieri in festa e anche a L’Aquila tante le iniziative. A 211 anni dalla fondazione l’occasione è stata preziosa per ragionare sui dati dell’attività dal comandante provinciale: in aumento arresti e l’applicazione del codice rosso
I dati sono molto significativi e permettono di tracciare un quadro ben definito sulla situazione in provincia dell’Aquila. Guardando e analizzando i numeri, viene fuori che gli arresti sono in aumento, si registra un più 8 per cento, per il codice rosso sono 124 invece i reati sanzionati per chi si macchia del reato di violenza di genere. In un anno sono state quasi 40 mila le richieste di intervento inoltrate ai carabinieri dai cittadini di tutta la provincia dell’Aquila: 30 mila i controlli effettuati sul territorio di cui 120 mila persone e 81 mila veicoli. Tanti i servizi di ordine pubblico con più di 300 arresti e 1800 denunce. I reati da codice rosso sono stati 124 con 20 arresti e 111 denunce. Tante le denunce anche per furto, ricettazione e moltissimi i controlli per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti con diversi sequestri e operazioni.
445 le parenti ritirate perché sono stati tanti i controlli, soprattutto nel fine settimana, per contrastare l’abuso di alcool soprattutto nei giovani che troppo spesso si mettono lo stesso alla guida. Intensa anche l’attività per prevenire le truffe agli anziani e molta attenzione ai giovanissimi.
In un anno di attività in provincia si è registrato un solo caso di omicidio volontario, quello accaduto all’Aquila
dove Davide Lanciani, dipendente della Thales Alenia Space ha ucciso il fratello Stefano, professore, assicurato subito alla giustizia dai carabinieri. Un delitto, era il 25 marzo, che ha scosso la comunità aquilana dove i due fratelli erano molto conosciuti anche perché il delitto è avvenuto in pieno giorno dinanzi a testimoni.
Un’Arma insomma che sta bene e che è sempre più al servizio dei cittadini, 5 le centrali operative dei comandi di compagnia che hanno gestito davvero tantissime richieste come si spiegava rafforzando sempre più il legame tra i carabinieri e la cittadinanza con i militari che vengono visti come presidio importante, sia in città che nei piccoli paesi dove per fortuna sopravvivono ancora molte piccole caserme, essenziali però.