L’Aquila: per il secondo anno consecutivo salta la fiaccolata del 6 aprile, però…

 Salta per il secondo anno consecutivo la fiaccolata del 6 aprile a causa del Covid. Ci saranno comunque dei momenti di ricordo e commemorazione. Sarà replicata l’iniziativa “Accendi la tua luce” con la quale si chiede alle persone di tutta Italia di ricordare le vittime del sisma ma anche quelle del Covid con una luce sul proprio balcone.

Nella notte tra il 5 e il 6 aprile ci saranno in piazza Duomo solo il sindaco Pierluigi Biondi, il prefetto Cinzia Torraco e un rappresentante dei comuni del cratere. La messa dell’arcivescovo dell’Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi, sarà celebrata alle ore 18. Ovviamente nella notte ci saranno i rintocchi dalle Anime Sante, uno per ogni vittima del sisma. Non appena scenderà il sole saranno letti in Piazza i nomi delle vittime e il sindaco farà un ricordo dei morti del terremoto. Ci sarà il fascio di luce che illuminò la piazza anche l’anno scorso e un Vigile del Fuoco accederà il braciere. Il giorno del 6 aprile ci sarà l’omaggio alle 12 dinanzi alla Casa dello Studente. In tutto questo è emerso anche il tema del commercio e dei negozi aperti o chiusi.
Anche il consueto programma delle celebrazioni ha subito delle variazioni. A seguito delle disposizioni governative in materia di contrasto del contagio da coronavirus e della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocata ieri dalla Prefettura, svoltasi in videoconferenza, infatti, sono state stabilite le modalità con cui si svolgeranno le iniziative.

Alle 18 di lunedì 5 aprile, nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, in piazza Duomo, si svolgerà la celebrazione liturgica officiata dall’arcivescovo della città dell’Aquila e presidente della Ceam (Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana), cardinale Giuseppe Petrocchi. Durante cerimonia religiosa sarà data lettura dei nomi delle vittime del sisma; successivamente il primo cittadino, Pierluigi Biondi, pronuncerà una breve allocuzione. Immediatamente dopo il sindaco, con il prefetto, Cinzia Torraco, e il cardinale renderanno omaggio alle lapidi delle vittime del terremoto nella Cappella della memoria situata all’interno della chiesa.

Alle ore 21 in Piazza Duomo sarà azionato il dispositivo che emetterà un fascio di luce che si staglierà verso il cielo.

Alle 21:15 saranno effettuati 309 rintocchi, cui seguirà, a cura di un vigile del fuoco, l’accensione di un simbolico braciere posizionato nei pressi della chiesa. Presenzieranno il prefetto della provincia dell’Aquila, il sindaco dell’Aquila, il cardinale, e il sindaco di Cugnoli (Pescara), Lanfranco Chiola, in rappresentanza dei Comuni del cratere.

Le autorità, anche su mandato dei Comitati dei familiari delle vittime, rappresenteranno il sentimento della popolazione colpita dal drammatico evento del 2009.

I momenti della breve cerimonia esterna saranno ripresi e resi disponibili sulla pagina internet ufficiale del Comune dell’Aquila e sui relativi canali social dell’ente.

Il 6 aprile, alle 10:30, sindaco,  prefetto e arcivescovo parteciperanno alla cerimonia commemorativa organizzata all’interno della Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza alla presenza del comandante della Scuola, generale di divisione Cristiano Zaccagnini.

Alle ore 12 il primo cittadino, il prefetto, l’arcivescovo, il presidente della Regione, Marco Marsilio, il presidente del Consiglio Comunale, Roberto Tinari, un rappresentante dei Comitati dei familiari delle vittime e il sindaco di Villa Sant’Angelo, Domenico Nardis, in rappresentanza dei Comuni del cratere, si ritroveranno davanti il sito della Casa dello Studente, in via XX Settembre, per omaggiare e ricordare le 309 vittime.

Il 6 sarà proclamato lutto cittadino per l’intera giornata; verrà disposta l’esposizione a mezz’asta delle bandiere situate sugli edifici delle amministrazioni pubbliche. Con il provvedimento si invitano “tutti i cittadini- è scritto nell’ordinanza sindacale- e le organizzazioni sociali, culturali e produttive, le altre Pubbliche amministrazioni a prendere parte, pur nel rispetto della vigente normativa volta a prevenire e contenere il contagio da Covid-19, alle iniziative promosse per la commemorazione del sisma, nonché ad esprimere in forme decise autonomamente la partecipazione al ricordo delle vittime, anche illuminando, nella notte tra il 5 e il 6 aprile, i balconi o le finestre degli edifici”.