L’Aquila, Parco della Luna: l’opposizione annuncia la mobilitazione

Dopo il Consiglio Comunale sul Parco della Luna a Collemaggio con la bocciatura dell’ordine del giorno presentato dalla minoranza, l’opposizione continua ad attaccare e annuncia la mobilitazione

La volontà del Comune, attaccano i consiglieri comunali di minoranza, è cacciare le associazioni che ci sono, queste non sono state mai coinvolte né nella prima parte di progettazione e non saranno coinvolte nella futura gestione.

C’è bisogno, rileva invece l’opposizione, di un percorso partecipativo e si chiede al Comune anche di reperire le risorse per la futura gestione. Si esce dal Consiglio Comunale insomma con un nulla di fatto con la maggioranza che, dicono ancora, non ha proferito parola sul tema.

Ma c’è di più, perché la Soprintendenza a conclusione della conferenza dei servizi avrebbe ribadito che l’edificio B6, che fa parte del progetto, non potrà essere abbattuto perché vincolato e dunque solo consolidato. Ci sarebbero dei dubbi anche sull’edificio B6 in cui si limiterebbero gli interventi e dunque si andrebbero ad abbassare gli indici di sicurezza.

Per l’opposizione quindi bisogna capire come verranno rimodulate le somme, ci sono ben dieci milioni di euro. Si riapre la fase di progettazione? Al momento non è dato saperlo.

Gli edifici coinvolti nel progetto sono quelli della parte destra di Collemaggio, si parlava di cinque o sei edifici in totale ma l’idea era quella di partire con i primi due con un terzo coinvolto per una pulizia straordinaria, questo almeno per iniziare.

L’idea sarebbe quella di partire e poi acquisire altri edifici trovando le somme. Il progetto del Parco della Luna risale alla vecchia amministrazione, nato con la volontà di creare una zona di socialità, culturale e anche ricettiva. Il progetto però è stato stravolto secondo le minoranze.

In realtà la maggioranza si è espressa attraverso dei comunicati, con la stessa posizione del sindaco Pierluigi Biondi. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Leonardo Scimia ha ribadito che tutte le associazioni avranno gli stessi diritti ma che non saranno tollerate più occupazioni abusive.

In Consiglio è stato ascoltato il manager della Asl 1 Paolo Costanzi che, incalzato dall’opposizione, si è dovuto fermare ad un certo punto dicendo che al momento non si sa cosa accadrà, pende insomma per le opposizioni una netta ipoteca sul futuro dell’area. Questo hanno riferito in conferenza stampa.

Il sindaco, attaccano ancora, ha lasciato i lavori poco prima della seduta del Parco della Luna. Interessato agli argomenti della prima seduta, poi ha ritenuto manifestare il suo disprezzo verso un altro tema, ha detto la Giannangeli, rilasciando poi un’intervista e dicendo che Collemaggio sarà un fiore all’occhiello.

La Giannangeli ha spiegato che, per loro, probabilmente Collemaggio dovrà diventare un’area di speculazione ma noi, ha rilanciato, faremo un’opposizione significativa e la mobilitazione nostra proseguirà, come pure quella delle associazioni.

“L’amministrazione – ha detto la consigliera Stefania Pezzopane – tende ad essere sempre divisiva. Il Parco della Luna, ex ospedale psichiatrico, era un luogo di sofferenza. Una città che ha la memoria di ciò che era quel luogo ha bisogno di reagire realizzando, come è stato il sogno di intere generazioni, una sorta di Parco come risposta a quella sofferenza con attività socio culturali. La legge Basaglia pone un vincolo, gli ex ospedali vanno usati per certe finalità. Perché non si vuole seguire questa traccia? I dieci milioni sono stati conquistati dalla mobilitazione e dall’ex amministrazione Cialente. Quello che ci spaventa è che si utilizzino le risorse per restaurare alcune palazzine senza porsi il problema di acquisire il bene. Diventa tutto una speculazione, le risorse vengono usate per rimettere a posto palazzine che rimangono alla Asl che può farci ciò che vuole. Ecco perché tutto ciò è pazzesco”.

“Il valore di una città sta nella ricchezze e nelle differenze. Partecipo a questa battaglia per difendere una fetta di associazioni, di popolazione, con la quale non ho avuto e non ho particolari rapporti ma che ha svolto una funzione importante – ha spiegato il consigliere Enrico Verini – nei ragazzi delle associazioni ho visto una voglia di partecipazione. Dentro a una città ci devono stare dentro tutti, non c’è una parte che deve essere esclusa. Ci lamentiamo sempre del disimpegno delle persone e per una volta che vediamo persone che vogliono partecipare si escludono”.

Daniela Rosone: