L’Aquila, la mancanza di farmacie in centro storico diventa un caso

La mancanza di farmacie in centro storico diventa un caso. Già da tempo sui social c’erano state lamentele, raccolte anche dall‘associazione Mamme per L’Aquila

Ora è direttamente il presidente di Assofarm, Venanzio Gizzi, a prendere carta e penna e a scrivere al sindaco Pierluigi Biondi raccogliendo le istanze di molti cittadini. La carenza di presidi farmaceutici in un centro storico che piano piano si sta riempiendo di residenti e attività commerciali sta diventando un problema. Prima del sisma c’erano sei farmacie, ora è rimasto un solo presidio sanitario per la distribuzione dei farmaci.

Le attuali farmacie comunali, ha spiegato Gizzi, svolgono il loro prezioso ruolo di presidio sanitario di prossimità a tutela della popolazione servita. Sono proprio le prospettive future per Gizzi ed il ruolo che il sistema delle Farmacie sarà chiamato a svolgere (come ad esempio per le vaccinazioni) che renderà obbligatoria una riflessione in merito alla necessità di più farmacie in centro. Gizzi ha chiesto al sindaco una eventuale concertazione con le associazioni di categoria pubbliche e private che operano sul territorio della regione Abruzzo anche al fine di evitare ogni eventuale ricorso su scelte tendenti ad offrire i migliori servizi possibili. Gizzi chiede a Biondi di operare un attento esame normativo, auspicabilmente congiunto, al fine di valutare la possibilità dell’apertura di una nuova sede farmaceutica, affidandone la gestione all’AFM dell’Aquila, patrimonio della collettività che ben svolge le proprie funzioni di dispensazione del farmaco.