Potrebbero arrivare allo sciopero i precari della Asl1 Avezzano L’Aquila Sulmona in agitazione per il rischio di perdere il posto di lavoro
Ieri a L’Aquila, nella Casa del Volontariato, si è svolta l’annunciata assemblea pubblica nel corso della quale è stata esaminata la situazione critica che riguarda 150 precari impiegati nelle
cooperative interinali attive nella Asl1. Il rischio licenziamento permane, nonostante i recenti provvedimenti e il sostegno ricevuto da èiù parti.
tutela dei precari e per offrire un servizi
“Il territorio non può permettersi di perdere posti di lavoro. Non ci sono contrapposizioni tra lavoratori e non ci interessano gli scontri politici. Chiediamo di garantire i livelli occupazionali a tutela dei precari e per offrire un servizio sanitario pubblico efficiente”.
Tra le forme di protesta è stata ipotizzato anche lo sciopero. I precari sono in mobilitazione da oltre dieci giorni, cioè da quando sono stati messi in ferie forzate in seguito al blocco, da parte del dipartimento Salute della Regione Abruzzo, della proroga dei contratti con le cooperative interinali,
nell’ambito delle misure per il contenimento del pesante buco nella sanità.
L’emergenza è poi rientrata con il ritorno al lavoro, dopo la nuova gara d’appalto di 19,1 milioni di euro con l’assegnazione per altri 4 anni allo stesso raggruppamento temporaneo di imprese: Biblos di Pescara, AZ Solutions di Roma e Vigilantes Group di Giulianova.
Tuttavia lavoratori e sindacati hanno deciso di continuare la protesta, anche con le tende montate davanti a palazzo Silone, sede della Regione all’Aquila. Il problema è che la misura non convince in quanto non sembra garantire stabilità e futuro.
Il momento di confronto pubblico e istituzionale, nelle intenzioni dei precari, è stato finalizzato a sollecitare soluzioni immediate per la salvaguardia dei posti di lavoro e la tutela del servizio sanitario:
“Noi lavoratori, persone che da anni contribuiscono con professionalità e dedizione a mantenere in piedi la sanità pubblica territoriale, chiediamo risposte concrete per il nostro futuro e di quello delle nostre famiglie”.
All’assemblea, oltre a lavoratori e sindacati, hanno preso parte, tra gli altri, il consigliere del Pd Pierpaolo Pietrucci, il segretario provinciale del Pd L’Aquila Stefano Albano, il segretario cittadino Nello Avellani, i consiglieri comunali di opposizione Stefano Palumbo e Stefania Pezzopane, del Pd, Simona Giannangeli, Lorenzo Rotellini e il segretario di Sinistra Italiana L’Aquila Pierluigi Iannarelli.
Erano stati invitati rappresentanti del centrodestra e della Asl provinciale che non hanno aderito. Le soluzioni, è stato sottolineato nel corso dell’assemblea, sono due: la creazione di una società in house che possa assorbire il personale oppure la modifica della legge di bilancio del 2022 che prevedeva la possibilità di internalizzare esclusivamente personale sanitario e socio-sanitario.
Le parole di Anthony Pasqualone, funzione pubblica Cgil:
“Se le istituzioni non daranno riscontri in tal senso, non escludiamo la via dello sciopero. E abbiamo già visto che la sospensione dell’attività di lavoratrici e lavoratori ha generato, venerdì scorso, la sospensione o addirittura l’interruzione dei servizi pubblici essenziali alla cittadinanza. Con lo sciopero e gli inevitabili disagi per i cittadini, sarà ancora più evidente l’importanza del loro lavoro”.
Intanto le opposizioni al comune dell’Aquila hanno chiesto e ottenuto la convocazione di una Conferenza dei capigruppo per mercoledì 28 maggio: “Non potranno sottrarsi al confronto” dicono.
