L’Aquila, Intini di ritorno da Gaza: “Sono provato ma sto bene”

L’aquilano Iacopo Intini, cooperante di 28 anni per l’ong siciliana Ciss, sta tornando a casa. Il giovane era uno degli italiani bloccati dai bombardamenti a Gaza

Il sindaco Pierluigi Biondi, che ieri ha dato l’annuncio personalmente, è stato sempre in contatto con la Farnesina per assicurarsi del rientro del giovane che ora si trova al Cairo. Questo rientro segue quello di un’altra aquilana rientrata da Israele con la sua famiglia, Alessia Perilli. Anche la compagna di Iacopo Intini, Amala Khayan, è impegnata come lui nell’ong, i due starebbero rientrando insieme.

Laura Canali, Maya Papotti, Giuditta Brattini e Iacopo Intini sono i primi quattro italiani, volontari di Ong internazionali, che hanno lasciato Gaza attraverso il valico di Rafah, nel sud della Striscia, raggiungendo l’Egitto. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato che i quattro sono usciti dalla striscia, ha parlato direttamente con loro e con il funzionario dell’ambasciata a Il Cairo: stanno tutti bene, nonostante siano molto provati inevitabilmente dalla situazione. Ora si lavora per gli altri.

“Sono provato ma sto bene – ha detto l’aquilano Iacopo Intini, molto conosciuto anche per il padre, pianista di livello in città – il nostro ruolo è di stare a fianco della popolazione, ma le condizioni drammatiche sul campo non ci consentono di lavorare”.

Sono queste le parole di Intini a Sergio Cipolla presidente della ong di Palermo. L’uscita da Gaza è coincisa con il bombardamento del campo di Jabalia, importante sede di lavoro dell’organizzazione non governativa. In questi mesi Intini aveva sempre raccontato sugli organi di informazione la sua esperienza.