L’Aquila: in vista del 2026 aumenta la ricettività alberghiera in centro

 Aumenta la ricettività turistica in città con la ristrutturazione di due storici alberghi che saranno pronti ad accogliere i tanti turisti che arriveranno per L’Aquila capitale italiana della cultura 2026 ma non solo, anche universitari

L’hotel San Michele, nel cuore del centro storico, si è rifatto il look grazie al fondi del programma Next Appennino. Fondi pubblici destinati a rimettere in sesto la città dopo il sisma. 700 mila euro di intervento più mezzo milione di Next appennino: così con un milione e 200 mila euro l’hotel in centro passa da tre a quattro stelle e cambia anche denominazione.
30 camere insonorizzate con un progetto degli architetti aquilani Giuseppe Cimmino e Silvia Ricci e con lo studio dell’ingegner Alessandro Giusti.

La proprietà è dell’imprenditore Dino Serpetti con la moglie Federica e il figlio Matteo. Oggi ufficialmente si riaprono le porte dell’hotel dopo lavori durati mesi. A pochi passi c’è lo storico Gran Hotel: qui ci saranno cinquanta posti letto per studenti più un angolo cottura e altri spazi comuni . Struttura da sempre della famiglia Troiani, ora farà parte di un progetto finanziato da fondi del Pnrr con un piano del ministro Bernini dedicato a tutta Italia e anche all’Aquila. L’imprenditore Antonio Intilisano ha spiegato che gli studenti più meritevoli avranno a disposizione spazi accoglienti e serviti in pieno centro. il 30 per cento dei posti sarà riservato all’adsu, il restante 70 per cento andrà sul mercato. Il nuovo studentato sarà pronto ad ottobre.

Barbara Orsini: