L’Aquila: in palestra durante l’orario di lavoro, licenziata

Una dipendente della Asl della provincia dell’Aquila è stata licenziata perché andava in palestra durante l’orario di lavoro

Il provvedimento disciplinare è stato adottato dall’ufficio procedimenti disciplinari della Asl 1 che,
nelle scorse settimane, aveva sospeso la donna in via cautelare, decurtandole lo stipendio, in attesa della conclusione del procedimento. La donna era stata sentita, come previsto dalla legge, e aveva dato la sua versione dei fatti.

L’ufficio ha deciso che le condotte contestate sono gravi, tanto da interrompere il rapporto di lavoro con l’azienda sanitaria. A dare il via libera al licenziamento è stato il direttore generale, Ferdinando Romano, che ha preso atto della decisione del competente ufficio.

I fatti risalgono al 2023 quando la donna, che prestava servizio negli uffici amministrativi, secondo l’accusa, durante le ore di lavoro timbrava regolarmente il cartellino per poi assentarsi e recarsi in una scuola di danza e in palestra. Nei periodi di assenza, recita il capo d’imputazione per truffa e falso ai danni dello Stato, “pari complessivamente a 94 ore su 114 da svolgere, l’indagata induceva in errore l’ente pubblico di appartenenza in ordine alla sua continuativa presenza sul posto di lavoro, procurandosi un ingiusto profitto costituito dall’indebita percezione della retribuzione conseguita pari a 1.362 euro”.