L’Aquila, il giorno dell’ultimo saluto all’ex Rettore Alesse

E’ il giorno dell’ultimo saluto all’ex Rettore di Univaq Edoardo Alesse, scomparso a 67 anni per un malore. Tantissime persone alla camera ardente per salutare un uomo buono e generoso

 

Un via vai silenzioso ha accompagnato l’ex Rettore dell’Ateneo aquilano Edoardo Alesse nel giorno in cui la città gli tributa l’ultimo saluto nella basilica di Collemaggio. La camera ardente, allestita in quella che negli ultimi sei anni è stata la sua casa, ha accolto tantissime persone negli ultimi due giorni.

A Palazzo Camponeschi, sede del Rettorato, la sua famiglia è stata sempre presente, come il Rettore Fabio Graziosi e il direttore generale dell’Università Pietro Di Benedetto. E poi amici, colleghi, studenti, dipendenti dell’Ateneo, gente comune a salutare quell’uomo dal cuore grande e generoso, sempre con il sorriso che, pur avendo potere, come ha ricordato Giustino Parisse sulle colonne del Centro, sapeva commuoversi.

Sulla bara una foto bellissima, è stata scattata dal figlio Giulio, abile fotografo. Quella foto è stata scelta perché in quello scatto, seppur istituzionale e in giacca e cravatta, “Edoardo” sorrideva.

La morte dell’ex Rettore Alesse ha sconvolto la comunità accademica ma si può dire l’intera città. Messaggi di cordoglio ne sono arrivati tantissimi, impossibile elencarli. Perché il professor Alesse era una figura pacata, che metteva d’accordo tutti, si arrabbiava sì a volte ma sempre con un atteggiamento propositivo e mai sopra le righe.

Amava gli studenti e da loro era amato perché era uno che era rimasto sempre umile, nonostante il ruolo, nonostante la sua mente che lo portava ad essere apprezzato anche nel contesto internazionale per la sua attività di ricerca.

Per la sua famiglia, per la moglie Ippolita e per i figli Giulio e Ludovica la perdita di un marito e di un padre premuroso è incolmabile. Ma anche per la città, perché L’Aquila perde comunque una guida. Sembra ancora impossibile crederci, solo pochi giorni fa Alesse aveva passato il testimone al nuovo Rettore Fabio Graziosi in una cerimonia nella quale aveva ripercorso gli ultimi sei anni del suo mandato, con tanta commozione. Ora rimane quel libricino con tutte le cose fatte che aveva fatto stampare per congedarsi dal ruolo, un ricordo da conservare preziosamente, perché parla di lui.