L’Aquila: il dibattito sulle esercitazioni degli Alpini

Al centro dell’attenzione in questi giorni in città le esercitazioni del nono reggimento Alpini dell’Aquila dopo che il Parco ha espresso parere favorevole alle esercitazioni a Monte Stabiata, territorio vicino a Collebrincioni, tra i comuni di Pizzoli e L’Aquila

Sì alle esercitazioni ma con delle regole che stabiliscono il divieto di esplosioni e mettono dei paletti anche al passaggio dei mezzi. Si tratta di un parere favorevole in merito alla valutazione di incidenza ambientale relativa alle attività addestrative svolte al poligono di tiro. Positivamente si è espresso anche il sindaco Pierluigi Biondi ma si registra al tempo stesso la presa di posizione della Stazione ornitologica abruzzese e altre associazioni.
Gli alpini potranno campeggiare e fare attività in bianco, non a fuoco dunque, a piedi in 50, scrivono le associazioni che ricordano come il loro intervento sia stato decisivo. Nel sito, ricorda l’associazione, sono state svolte per decenni esercitazioni a fuoco e con mezzi pesanti, nonostante fosse un parco nazionale.
Attività che loro avevano segnalato come incompatibili vista anche la situazione sul campo con il manto erboso solcato da una miriade di piste visibili addirittura dalle foto satellitari. Per non parlare di un’area risultata contaminata da metalli pesanti per la quale da anni è ancora aperta una procedura presso il Comune di L’Aquila, ricordano.
Le associazioni ricordano trattarsi di habitat tutelati a livello europeo che ospitano comunità di fauna e flora protetti dalle normative comunitarie. Per questo chiedono che si imponga il ripristino degli habitat e concludere la procedura di bonifica ancora aperta.

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