L’Aquila: didattica a distanza e proteste

Nel primo giorno di didattica a distanza anche a L’Aquila per elementari, medie e superiori, che in realtà la sperimentavano già da un pò, non sono mancate le proteste dei genitori arrivati a portare i banchi in strada.

Davanti alla scuola primaria ‘Celestino V’, ad esempio, nell’orario di ingresso si sono ritrovati genitori e alunni per dire no alla chiusura: secondo loro non avrebbe ragione di essere alla luce dei numeri della provincia dell’Aquila, per non parlare della difficoltà per le famiglie. A San Panfilo d’Ocre genitori e bambini della primaria hanno fatto anche di più portando in strada i banchi di scuola. L’avvocato Alessia Giovannelli, che è anche genitore di due bambini, spiega che “si sta valutando la possibilità di impugnare l’ordinanza della Regione” che, a suo giudizio, non è motivata e reca dichiarazioni discordanti. “Da un lato si dice che si chiude per la situazione epidemiologica, dall’altro il presidente Marsilio afferma pubblicamente che si deve così agevolare la campagna vaccinale”.
Molti i comitati spontanei di genitori sparsi sul territorio: tra i più attivi Emanuele Foresti anche educatore sportivo e da sempre sostenitore  dell’importanza della scuola in presenza soprattutto per i più piccoli. Intanto alcuni genitori segnalano disservizi sulla app del Comune in merito al servizio di mensa scolastica.