La riorganizzazione dell’agenzia delle Dogane, effettiva a Novembre, sancirà il declassamento dell’Aquila. Sul piede di guerra le opposizioni in Comune
L’Aquila sarà l’unico capoluogo a perdere l’ufficio dirigenziale, trasferito a Pescara. A denunciare il fatto sono i consiglieri di minoranza Paolo Romano, Stefano Albano, Stefania Pezzopane, Lorenzo Rotellini, Stefano Palumbo, Simona Giannangeli e Alessandro Tomassoni. Un colpo durissimo per il territorio, a loro giudizio. Un danno per operatori e lavoratori, costretti a spostarsi a Pescara.
La riforma, inoltre, ridurrà le posizioni organizzative da cinque a tre, mentre Pescara ne avrà nove, più la direzione regionale. Dunque, attaccano le opposizioni, l’apertura in piazza Santa Giusta, i concorsi per chimici e biologi e il progetto dei laboratori andranno persi.
All’Aquila resterà solo l’antifrode. Nonostante gli ordini del giorno approvati all’unanimità dal Consiglio Comunale e le conferenze dei capigruppo, per le opposizioni il sindaco Pierluigi Biondi e la giunta restano immobili di fronte a tutto questo.
Per loro è necessaria una proroga, così come accadde per i tribunali minori. Peraltro, hanno spiegato, in altri territori gli effetti di questa riforma hanno fatto vedere già tutti i lati negativi.
Si chiede per questo un impegno concreto al Comune e alla Regione per difendere un presidio strategico dello Stato sul territorio e salvaguardare il ruolo del capoluogo di Regione.