L’Aquila, Corecom e Ufficio scolastico insieme per progetti di media education

Corecom Abruzzo e Ufficio scolastico regionale insieme per un protocollo di intesa in materia di media education. E’ stato presentato e sottoscritto oggi in Regione, è rivolto alle scuole

Il protocollo è stato presentato e firmato oggi a Palazzo dell’Emiciclo. A sottoscriverlo il presidente Corecom Giuseppe La Rana e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Massimiliano Nardocci.

L’accordo impegna i due organismi a promuovere in ambito scolastico progetti di media education nel corso del prossimo triennio, prendendo spunto dalle esperienze già in atto come Digital Cives sulla cittadinanza digitale e Patentino digitale del biennio 2025-2026.

Il progetto Digital Cives é già alla sua seconda annualità. Gli obiettivi sono semplici: la divulgazione della cittadinanza digitale, l’uso consapevole degli strumenti tecnologici che sono ormai parte integrante dei giovani, la promozione di attività di formazione. L’anno scorso furono toccate 20 scuole, oggi sono impegnate 15 scuole in tutta la regione.

Il protocollo non è un contenitore vuoto, ha spiegato il direttore Nardocci, ma l’azione del Corecom é già importante e visibile.

L’auspicio è proseguire la collaborazione. Presente anche la dottoressa Ilia Grassi, dirigente del Corecom, che ha illustrato il progetto del Patentino digitale abruzzese. Si tratta di un’azione formativa a cui parteciperanno gli studenti che si accrediteranno su una piattaforma, lavoreranno in presenza e on line con esame finale. Nell’ambito dell’alfabetizzazione digitale, potranno così acquisire diverse competenze. Questo strumento sarà portato avanti da gennaio.

Nel protocollo anche il progetto degli Ambasciatori, obiettivo che mira a formare i ragazzi che poi a loro volta parleranno con altri coetanei per veicolare le informazioni, le nozioni apprese. Le azioni non riguarderanno soltanto gli studenti delle scuole secondarie ma anche docenti e famiglie. Gli eventi si snoderanno in due momenti: l’incontro con il dottor Giammaria De Paulis e i ragazzi la mattina, con appuntamenti invece con le famiglie previsti nel pomeriggio. Alcuni risultati del progetto già sono emersi, per esempio il 30% dei ragazzi ha dichiarato di essere stato vittima di cyberbullismo e l’80% ha detto chiaramente di non averne parlato mai con nessuno, neanche con gli amici. Una fotografia comunque importante con dati che vengono pubblicati di volta in volta.

 

Daniela Rosone: