L’Aquila: l’odissea dei 60 lavoratori della Framiva, scaduta anche la cassa integrazione

Clara Ciuca, segretario Uil

Il futuro dei 60 lavoratori della Framiva è sempre più nero. Il 24 luglio è scaduta la cassa integrazione ma, nel frattempo, per loro non c’è nessuna soluzione occupazione all’orizzonte.

Tre mesi fa il preavviso dei licenziamento, ora resta solo l’indennità di disoccupazione mentre resta il nodo della proprietà del sito di Bazzano nelle mani del curatore fallimentare. Un dramma consumato nella più assoluta indifferenza, come spiega il segretario della Uil Clara Ciuca. Fim, Fiom e Uilm avevano chiesto la riconsegna del sito al curatore, slegandolo da Framiva, la cui vicenda a livello giudiziario non è ancora risolta.

L’odissea dei 170 ex dipendenti Otefal si trascina dal 2008. Nel 2012 arriva il concordato preventivo, alla gara risponde Madar che subentra nel 2013 ma resta solo un anno. Nel 2015 alla quinta asta fallimentare la Framiva si aggiudica il sito, ricolando i lavoratori, ma senza completare l’acquisto del sito. Si tratta peraltro di lavoratori di età media 45 anni e monoreddito, famiglie che da anni sopportano fallimenti vari.