L’Aquila, capitale cultura: inaugurazione con Mattarella

La riapertura di palazzo Spaventa ha coinciso con la presentazione della giornata inaugurale dell’Aquila capitale italiana della cultura del 17 gennaio che vedrà la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Un palazzo splendido, finalmente fruibile nel cuore del centro storico che, grazie all’accordo tra Comune e proprietà: i Gesuiti, sarà sede di alcune iniziative dell’Aquila capitale della cultura e che ha ospitato la presentazione della prima giornata che si svolgerà nell’auditorium della scuola della Guardia di Finanza per la prima parte. Sarà presente all’evento il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ora è ufficiale.

Leonardo De Amicis è il direttore artistico della giornata che vedrà due momenti distinti, uno affidato a lui al mattino e uno a Marco Boarino nel pomeriggio, con la conduzione nel primo momento a cura della giornalista Francesca Fagnani con Paride Vitale, presidente Special Olympics.

Leonardo De Amicis ha disegnato la prima parte della giornata. Saranno coinvolte le maestranze locali: Simona Molinari, Giorgio Pasotti, Simone Cristicchi e Amara con cantanti del Conservatorio Casella. Raccontare la città dalla città questo il motivo dominante. Un racconto storico dell’Aquila attraverso musica e recitazione, scritto da grandi autori che passerà anche per le aree interne e per alcuni eventi tragici che hanno riguardato l’Abruzzo, come Rigopiano, non solo terremoto.
Coinvolto in questo caso il compositore aquilano che vive a Los Angeles, Fabrizio Mancinelli, che ha composto un brano inedito su Rigopiano.
Si chiude tutto con un omaggio a “L’Aquila città multiverso” che può parlare mille linguaggi. Per il Comune di Rieti, che ha sostenuto la candidatura dell’Aquila, era presente in conferenza stampa Letizia Rosati.

“Sono felice e onorata di partecipare – ha detto la Fagnani in video collegamento – perché ho origini aquilane. Ho passato le mie estati all’Aquila. Per questa città è il momento di guardare avanti dopo un incubo durato molti anni.
Questo è il momento di lasciarsi alle spalle ciò che è successo ma senza dimenticare. La città è un simbolo di resilienza ma anche di reazione”.

Marco Boarino ha illustrato invece la seconda parte della giornata che si svolgerà in centro, nelle piazzette e non solo. Sarà un gesto collettivo che parte dalla storia dell’Aquila per aprirsi al futuro, collegandosi al viaggio del maestro De Amicis. Un viaggio della luce che sarà protagonista del palinsesto. Saranno messe al centro le persone. Alle 17.30 il cielo dell’Aquila sarà come un dipinto per omaggiare la città con testo e musica. Questo al castello cinquecentesco.

Poi ci sarà un gigante di luce che guiderà il pubblico lungo il corso per raggiungere la piazza con la seconda parte di spettacolo, sempre con un uomo di luce. Dopo i saluti sarà distribuita luce a tutto il pubblico e si tornerà al castello. Queste sono solo alcune delle cose che si faranno che i direttori artistici non hanno voluto svelare completamente per non spoilerare tutte le sorprese.