L’Aquila, call center. I sindacati: “Uniformare i contratti del settore”

foto di Marianna Gianforte

Una conferenza stampa sui problemi e sulle prospettive di uno dei comparti che dà più occupazione nella provincia dell’Aquila (circa 1.600 persone impiegate, compresi gli interinali): il settore del contact center. Due le principali vertenze su cui si concentra l’attenzione dei sindacati SLC CGIL, Fistel Cisl e Uicom Uil.

La questione Olisistem Start (che gestisce all’Aquila la commessa di poste italiane e di acea) in due diversi call center. Per quanto riguarda Acea lunedì è stato firmato il contratto per il passaggio alla nuova aggiudicataria, Tecnocall; per quanto riguarda Poste invece, situazione più complessa perché il committente ancora non indica la società che fra le sette che hanno risposto all’invito, acquisirà la commessa aquilana. Il problema è – dicono i sindacati – che Olisistem start non vive in buon momento e si teme il suo fallimento prima che possa concludersi il passaggio alla nuova gestione, con la perdita della clausola sociale e territoriale. A questo si aggiunge anche la vertenza di Comdata, che gestisce la commessa di Inps dal 2 agosto. I sindacati chiedono la difesa del perimetro occupazionale e l’uniformità dei contratti fra tutti i lavoratori, che pur seguendo la stessa attività hanno condizioni differenti.

Risposte che i sindacati chiederanno domani a Comdata, che incontreranno alle 11 nella nuova sede di Pile, al Tecnopolo. Una situazione caotica e complessa quella del comparto del contact center della provincia dell’Aquila, già avviato con la Regione un tavolo istituzionale per elaborare un protocollo d’intesa, base primaria per regolamentare il settore da un punto di vista contrattuale.

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