L’Aquila: assolto l’uomo accusato di avere spinto la sorella nel canale

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La Corte d’Appello dell’Aquila ha assolto un 61enne di Introdacqua dall’accusa di lesioni personali gravi. Non ha spinto la sorella nel canale, scagionato da un video

Il fatto non sussiste: i giudici di secondo grado hanno riformato la sentenza emessa a gennaio 2024 dal Tribunale di Sulmona che aveva condannato l’imputato a tre anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. L’uomo era finito sotto processo per lesioni personali gravi.

Secondo il capo d’imputazione, il 31 ottobre del 2016 l’imputato aveva “spintonato la sorella fino a farla cadere in un canale irriguo, cagionandole intenzionalmente lesioni personali dalle quali derivava una malattia consistita in policontusioni al ginocchio e alla gamba sinistra, giudicate guaribili con un prognosi di 49 giorni”.

Nel corso del processo d’appello è stata depositata una perizia informatica, redatta da Raffaello Corradini, che ha esaminato il telefono del figlio dell’imputato, ripescando un video che aveva immortalato la scena. La donna non era stata spinta, al contrario di quanto sostenuto dall’accusa, ma era scivolata nel canale irriguo per prendere la borsa, come rilevato dall’avvocato difensore, Mariella Iommi.