L’Aquila, alla L-Foundry di Avezzano gli interinali a casa per un mese

Dal 1 gennaio partono i contratti di solidarietà a zero ore. I dipendenti con contratto a tempo indeterminato con le agenzie interinali staranno a casa per tutto il mese di gennaio

La fabbrica, la più grande del territorio di proprietà cinese, che produce memorie volatili e sensori d’immagine, dal 1 gennaio del 2025 ha attivato i contratti di solidarietà per affrontare la crisi di produzione. Oltre 1000 dei 1300 dipendenti sono interessati dagli ammortizzatori sociali, con le proteste dei sindacati.

L’ennesima doccia fredda per i lavoratori è arrivata alla vigilia di Natale e quindi dal 1 gennaio i circa 130 dipendenti interinali non dovranno presentarsi a lavoro per tutto il mese. Per gennaio il contratto di solidarietà, che prevede un certo numero di ore lavorate al mese in base alle necessità aziendali, sarà a zero ore. Ripercussioni, per i sindacati, ci saranno sia in azienda che sui salari dei dipendenti.

Per gennaio si prospettano dei carichi produttivi bassi, e dunque era una situazione abbastanza prevedibile per gli interinali dal momento che anche per le maestranze inquadrate diversamente ci sarà meno lavoro. La questione, però, per i sindacati andrebbe affrontata con l’assessorato regionale alle attività produttive per chiedere almeno di integrare le risorse per far avere ai lavoratori buste paga più consistenti.

La notizia è giunta a pochi giorni dalla convocazione dei sindacati in azienda, prevista per il 12 gennaio. Un riunione che dovrebbe rappresentare quantomeno il primo passo per riallacciare i rapporti sindacali interrotti negli ultimi mesi. Per i sindacati la parola crisi non è esagerata ma è la realtà. Non bastano, a loro giudizio, i nuovi prodotti L-Foundry prospettati al Mimit, il ministero delle imprese e del made in Italy, questi non riusciranno a saturare la linea, sostengono, soprattutto dopo l’uscita del cliente storico americano On-Semiconductor.

Daniela Rosone: