L’Aquila: al via la maratona per il Bilancio, dal Pd accuse di tagli “come mai prima”. Quaglieri replica: “equilibrato e sano”

E’ iniziata la lunga maratona in Regione per il bilancio: c’è di tempo fino a domani sera per l’approvazione. Maggioranza e opposizione hanno visioni diametralmente opposte. Per l’assessore Quaglieri “fondi ad eventi identitari per un bilancio equilibrato”; le opposizioni insorgono denunciando tagli pesantissimi, poca attenzione ai giovani e tasse senza precedenti”

AGGIORNAMENTO DALL’AULA– La seduta ordinaria del Consiglio regionale di questa mattina si è aperta con l’interpellanza del capogruppo del Movimento 5 Stelle, Francesco Taglieri, con cui ha chiesto chiarimenti sulla politica energetica regionale e le azioni messe in campo per salvaguardare le aree interessate e gli abitanti, come la Val Di Sangro, interessata da progetti di estrazione di idrocarburi. La risposta è stata affidata al consigliere regionale delegato alla tutela del paesaggio e all’energia, Nicola Campitelli. L’Aula ha poi votato a maggioranza con l’astensione delle opposizioni, la legge che disciplina la qualità della normazione e mira a potenziare gli strumenti di analisi e valutazione preventiva delle politiche legislative, nel rispetto dei principi della trasparenza. L’intervento normativo si pone altresì in linea con l’art. 40 dello Statuto della Regione Abruzzo, che sancisce il principio della qualità delle norme e promuove la redazione di testi unici e coordinati, contribuendo a migliorare la chiarezza, la coerenza e la sistematicità dell’ordinamento regionale. Il confronto è proseguito sul “Piano di difesa della costa dall’erosione, dagli effetti dei cambiamenti climatici e dagli inquinamento”, contenuto nel provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale. Nello specifico, si tratterà di intervenire su tratti di litorale compresi tra i Comuni di Pineto, località Pineta Catucci; Città Sant’Angelo e Silvi Marina per contrastare con alcune barriere l’erosione della costa. L’atto di indirizzo, con l’avvio del procedimento, ha ottenuto il voto favorevole della maggioranza con il collega Enio Pavone (Azione), il voto contrario del Movimento 5 Stelle e l’astensione del resto dell’opposizione. La seduta ha proseguito i lavori con la discussione della risoluzione depositata dal consigliere Antonio Di Marco (PD), con cui ha richiesto un intervento urgente per il trasporto dei disabili dai Comuni di Lettomanoppello, in provincia di Pescara, e limitrofi, al Centro Don Orione, nel capoluogo adriatico, con possibilità di attivare o potenziare un servizio di trasporto pubblico dedicato, volto ad assicurare la continuità assistenziale e che ha ritirato a seguito delle risposte fornite dall’assessore Roberto Santangelo. La seduta è stata sospesa e proseguirà nel pomeriggio dopo i lavori della Conferenza dei Capigruppo, convocata per le 13.30.

Una maratona, come ogni anno, per approvare il bilancio regionale entro la mezzanotte di domani. Un documento “delicato” su cui pesano tagli, aumento dell’addizionale Irpef, risorse risucchiate dal deficit prodotto dalla sanità.

Lo scontro già c’è stato sul finanziamento ad alcuni eventi e sul taglio ad altri ma dal 2026, come è noto, aumenta l’addizionale Irpef con un regime a scaglioni. La maggioranza difende le scelte, “si toccano solo i redditi più alti”, ma la minoranza insorge e non si sa se l’aumento diventerà strutturale o ci sarà solo per il 2026.

A salvarsi dai costi del pareggio di bilancio solo il settore del sociale. Su eventi sportivi e culturali i tagli più consistenti, vedi il caso del Teatro Marrucino di Chieti sebbene già rientrato. Aperta, invece, la polemica per la Film Commission che passa da 400 mila euro di fondi ad appena 30 mila. Per l’assessore al bilancio Mario Quaglieri “si sono finanziati gli eventi più identitari per l’Abruzzo come la Notte dei Serpenti, il Festival dannunziano e altri”. Sempre l’assessore Quaglieri al Tg8 parla di “bilancio sobrio ed equilibrato che ha già avuto l’ok da tempo dai revisori dei conti. Il centrosinistra? Fa solo inutili strumentalizzazioni”.

 Il Partito Democratico Abruzzo, insieme al segretario regionale Daniele Marinelli, i consiglieri regionali del Gruppo PD Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Di Marco, Pierpaolo Pietrucci, Antonio Blasioli, Sandro Mariani, il senatore Michele Fina e i Giovani Democratici, ha analizzato il documento finanziario presentato dalla Giunta Marsilio, definendolo senza mezzi termini il peggior bilancio regionale degli ultimi anni. “Prima ancora di entrare nel merito degli emendamenti – dichiarano i dem abruzzesi –  è doveroso dire con chiarezza che questo bilancio non ascolta le persone: le colpisce. Più tasse per cittadine e cittadini, meno servizi per lavoratrici e lavoratori, giovani e famiglie. Noi scegliamo un’altra strada: comunità, diritti, futuro. Dalla parte delle abruzzesi e degli abruzzesi”.

“Per coprire una voragine da circa 170 milioni di euro di debito sanitario la maggioranza aumenta le tasse per 40 milioni, taglia servizi per 130 milioni e, dopo oltre vent’anni, torna a fare nuovo debito per 33 milioni l’anno. Oggi discutiamo di numeri che non sono freddi dati contabili, ma scelte politiche che pesano sulla vita delle persone e sul futuro dell’Abruzzo. Parliamo di oltre 100 milioni di euro di disavanzo del bilancio sanitario regionale, in un sistema in cui la sanità assorbe l’80 per cento dell’intero bilancio della Regione. Un dato che, da solo, spiega quanto ogni errore, ogni rinvio e ogni scelta sbagliata ricada su tutti gli altri settori. Con l’emendamento definito “Salva-Abruzzo”, di fatto il Governo nazionale commissaria l’Abruzzo, perché prevede di prolungare il piano di rientro sanitario fino al 2028, inchiodando la Regione a una gestione sotto tutela. Entro il 31 gennaio la Giunta dovrà presentare allo Stato un piano operativo che non è mai stato approvato in questi anni e, una volta ricevute le prescrizioni dei ministeri, avrà appena 10 giorni per recepirle, azzerando di fatto qualsiasi autonomia nella programmazione. Il risultato è chiaro: per tre anni tutte le risorse aggiuntive della Regione resteranno bloccate sulla sanità, impedendo investimenti su lavoro, trasporti, sociale, sviluppo e territori. E tutto questo senza un vero sostegno da parte del Governo nazionale: dal Fondo sanitario, nel 2024, sono arrivati appena 6 milioni di euro, una cifra del tutto insufficiente rispetto alle necessità. A rendere il quadro ancora più grave è la distanza tra la propaganda e la realtà. La Giunta aveva parlato di un disavanzo sanitario “al massimo” di 20 milioni di euro, ma oggi scopriamo che il buco reale è sei volte tanto”.

“Si confermano aumenti della pressione fiscale, tagli lineari e scelte che colpiscono sanità, trasporti, sociale e cultura, mentre restano senza risposte lo spopolamento delle aree interne, il lavoro, il diritto alla mobilità e alla cura. Tagliato di 25 milioni il salario accessorio dei lavoratori della sanità. Anche i dipendenti del Consiglio regionale saranno colpiti dai tagli imposti dalla Giunta per sanare i disavanzi delle Asl. Il bilancio del Consiglio regionale, infatti, subirà un taglio di 1.400.000 euro sulle spese correnti e 1.800.000 euro per le spese di investimento. Zero Risorse: per la legge regionale n. 28/2023, che garantisce rimborsi ai pazienti oncologici che si curano fuori regione.  Grandi tagli ai servizi regionali: lavoro e formazione –13 milioni, disabilità –7 milioni, sport, tempo libero e politiche giovanili –7 milioni, cultura –4,5 milioni, istruzione –5 milioni. Sopravvivono solo eventi simbolo della Giunta (Notte dei Serpenti e Festival Dannunziano 950 mila euro) e Napoli Calcio oltre 1 milione, eventi “amici”. Dal 1° gennaio nuove addizionali Irpef 40 milioni, che annullano i benefici fiscali per i redditi medio-bassi. Le vecchie addizionali per la sanità (oltre 110 milioni l’anno) non sono state eliminate e sono state aumentate; l’aumento Irpef persiste anche per 2027 e 2028. Uso inefficiente delle risorse straordinarie: fondi europei 1 miliardo e FSC 1,2 miliardi, ma spesi solo 5% e 1%, rallentando sviluppo e aumentando disuguaglianze”.

Barbara Orsini: