L’Aquila: 5 minori in manette per furti, rapine, estorsioni, lesioni e altri reati

Dalle prime ore di questa mattina, personale del Comando Provinciale Carabinieri di L’Aquila e della Squadra Mobile della Questura di L’Aquila stanno eseguendo 5 misure cautelari della custodia in carcere e collocamento in comunità, emesse dal GIP del Tribunale per i Minori di L’Aquila

I provvedimenti scaturiscono da una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila. I destinatari, tutti ospiti di un centro per minori stranieri non accompagnati del capoluogo, sono indagati a vario titolo per reati di furto e danneggiamento su auto, ricettazione di auto rubate, rapina e tentata rapina, estorsione e lesioni ai danni di coetanei anch’essi ospiti della struttura. Le investigazioni sono coordinate dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di L’Aquila. I minori fermati e colpiti dalla misura, 4 della custodia in carcere e 1 del collocamento in comunità, sono tutti ospiti di un centro per minori stranieri non accompagnati del capoluogo.

I reati, consumati tra gennaio e febbraio di quest’anno, si vanno ad aggiungere ad una schiera di altri gravi delitti che hanno destato clamore pubblico e per i quali fatti la Procura dei Minori e gli stessi militari dell’Arma e agenti di Polizia furono già chiamati a intervenire. In tali casi vennero anche eseguite misure cautelari nei confronti di 15 minori stranieri, alcuni dei quali neomaggiorenni, ritenuti responsabili di spaccio di stupefacenti, rapine e estorsioni ai danni di coetanei alloggiati nella stessa casa famiglia, ovvero avvicinati casualmente presso il terminal di Collemaggio. Le indagini culminate con l’operazione odierna rappresentano l’efficace coordinamento della Procura dei Minori che ha permesso agli investigatori di ricostruire, anche attraverso attività tradizionali di polizia giudiziaria, il fenomeno criminale considerato. Ne è conseguita la necessità di un nuovo intervento repressivo da parte delle Autorità, che si pone anche a supporto di un’azione riabilitativa dei minori coinvolti nella vicenda.

Quattro dei soggetti destinatari della misura della custodia in carcere, compreso l’unico sottoposto al collocamento in comunità, sono stati raggiunti dai Carabinieri della Stazione di L’Aquila e hanno ricevuto notifica dell’ordinanza che li vede come presunti responsabili di 7 rapine commesse all’interno della casa famiglia in danno di minorenni, laddove, con l’uso della violenza, si sarebbero impossessati di cellulari e somme di denaro, minacciando poi le vittime di gravi ritorsioni in caso di denuncia alle forze dell’ordine. Gli stessi minori, come riscontrato dai militari della Stazione di Pizzoli, anch’essi impegnati nelle indagini, avrebbero anche agito all’esterno della struttura ospitante trafugando oggetti e valori dall’abitacolo di decine di auto in sosta lungo le vie cittadine del comune di Pizzoli e L’Aquila.

Gli sviluppi investigativi hanno, inoltre, consentito agli agenti della Squadra Mobile di eseguire  la rimanente ordinanza di custodia in carcere nei confronti di uno degli indagati accusato di ricettazione di auto rubate, danneggiamento e furto ai danni di alcuni distributori automatici installati presso due attività commerciali del capoluogo, le cui apparecchiature sono state saccheggiate dell’incasso e di parte dei beni esposti per la vendita.

L’azione repressiva e congiunta tra le forze dell’ordine si è resa necessaria per evitare conseguenze ben più di quelle accertate con l’obiettivo di tendere al recupero e reinserimento dei giovani nel tessuto sano della società.