Lanciano: disponibilità risorsa idrica, conferenza stampa Sasi

La disponibilità della risorsa idrica è stata al centro della conferenza stampa che si è svolta oggi nella sede della Sasi, a Lanciano

Con l’arrivo dell’estate, del caldo torrido e dei turisti che affollano spiagge e borghi, torna prepotentemente il timore, comprensibile, per la mancanza d’acqua. È ancora vivo il ricordo degli enormi problemi legati all’emergenza idrica che hanno subito molti centri della Provincia di Chieti nei mesi estivi dello scorso anno, soprattutto a causa della sofferenza delle sorgenti, praticamente a secco. Una condizione di disagio e difficoltà che tutti sperano non si ripeta.

Ma qual è attualmente la situazione? E cosa bisogna aspettarsi per le prossime settimane? Sono le domande che con sempre maggiore insistenza i cittadini si pongono auspicando anche di conoscere lo scenario con il quale dovranno fare i conti. Il presidente della Sasi (la società che gestisce servizio idrico e depurazione di 87 Comuni della provincia di Chieti) Nicola Scaricaciottoli ha convocato la conferenza stampa di oggi per dare risposte chiare soprattutto in merito alla disponibilità della risorsa idrica, spiegare come si sta procedendo e quali sono, se ci sono, problemi ancora da risolvere.

L’acqua, le chiusure che proseguono, i lavori che stanno andando avanti e quelli in programma sono stati al centro dell’incontro con i giornalisti.

È la prima conferenza stampa per il nuovo Cda della Sasi. Il presidente Nicola Scaricaciottoli ha tenuto a precisare le professionalità dei due consiglieri Consuelo Di Martino, avvocato e ex sindaco di Palombaro, e Mario Paolini, esperto del settore legato alle reti, con incarichi di responsabilità. Dopo le presentazioni ha ribadito l’importanza di una informazione trasparente e puntuale, in linea con la vicinanza al territorio e con una rinnovata e stretta collaborazione con i sindaci. Ne ha già incontrati 14 e oggi a Casoli ne incontrerà altri 12:

“Abbiamo lo stesso obiettivo che è quello di migliorare i servizi ai cittadini e poi va ricordato che sono i sindaci i proprietari, noi come Sasi siamo solo i gestori e quindi dovremmo agire non in contrapposizione ma condividendo le scelte e gli obiettivi – ha detto Scaricaciottoli – ognuno deve fare la propria parte. Ora noi stiamo approfondendo e conoscendo i problemi che affliggono i vari Comuni, perché solo così si potranno pianificare gli interventi adeguati”.

In merito alla disponibilità della risorsa idrica, il presidente, seppure con cautela, ha fornito rassicurazioni:

“L’acqua c’è, grazie a una situazione meteorologica lontana dalla siccità dell’anno scorso, tant’è che le quattro pompe prima accese, ora sono spente e il grafico disegna una curva maggiore del fabbisogno. Una situazione, quindi confortante, ma l’aumentato utilizzo a causa del caldo e del numero maggiore di utenti, considerata la notevole presenza turistica sia nei centri marini che montani, le reti fatiscenti vecchie di oltre 50 anni che subiscono frequenti rotture, l’uso improprio e superficiale che troppo spesso si fa dell’acqua senza tener conto che si tratta di un bene che non è illimitato, rendono purtroppo ancora necessarie le chiusure notturne, o meglio la razionalizzazione nel tempo della fornitura idrica. Questo consente una distribuzione equilibrata della risorsa soprattutto per quei Comuni che per la loro specificità vivono una condizione di enorme difficoltà”.

Sono problemi noti, alcuni in via di risoluzione grazie a interventi già programmati.

“Prosegue l’importante lavoro di ricerca perdite – ha continuato Scaricaciottoli – su 16 Comuni che dovrà portare a ridurle del 38 per cento, di sicura efficacia la realizzazione della terza condotta Fara – Casoli, Casoli-Scerni che consentirà di trasportare più acqua e il potabilizzatore nel Comune di Roccascalegna che avrà tempi di realizzazione più lunghi, forse marzo o aprile del 2026, che risolverà la maggior parte dei problemi attuali legati alla carenza di acqua”.

Nicola Scaricaciottoli ha anche ricordato il costruttivo incontro avuto alcuni giorni fa con il commissario nazionale Nicola Dell’Acqua.

“Dopo aver ascoltato con attenzione la situazione che abbiamo rappresentato, specificando le priorità anche in considerazione degli interventi in corso e programmati, il commissario si è speso sulla possibilità di intercettare altri finanziamenti, 14 milioni di euro, da destinare a tre importanti opere: la messa in sicurezza della condotta sul territorio di Roccaspinalveti, perché se dovesse verificarsi di nuovo la frana 14 Comuni rimarrebbero all’asciutto; la sistemazione di alcuni serbatoi nei Comuni di Poggiofiorito, San Salvo, Castel Frentano e a Lanciano in contrada San Nicolino;  l’interconnessione tra le sorgenti per meglio armonizzare la distribuzione dell’acqua”.

E continuando a parlare di finanziamenti, ha rimarcato i 9 milioni di euro Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) destinati alla sostituzione delle reti. Intanto si sta mettendo a punto il piano di emergenza relativo alla gestione di 4 autobotti.

“Chiedo anche la collaborazione dei cittadini chiamati a segnalare eventuali criticità e disagi, non sempre i problemi sono riconducibili alla Sasi, ma è fondamentale sapere per poter intervenire. Tengo a sottolineare che la Sasi è anche depurazione e le bandiere conquistate da un pezzo del litorale Adriatico testimonia l’efficace lavoro che è stato fatto e che continueremo a fare”.

Marina Moretti: