L’acqua che non c’è: nel Teramano nuove interruzioni idriche

Piogge abbondanti e nevicate non sono bastate: per garantire l’approvvigionamento idrico nel Teramano la Ruzzo Reti ricorre a nuove interruzioni

La pioggia, quando cade troppo impetuosamente e in maniera abbondante, non viene trattenuta dal suolo, quindi non produce riserve di acqua utili per rimpinguare le scorte. Le nuove misure preventive, fanno sapere dalla Ruzzo Reti, sono una risposta al progressivo calo delle sorgenti, che dai circa 1000 litri al secondo fino al 2018 è passato ai 650 attuali. La causa è da ricercare proprio nella ridotta disponibilità di pioggia e di neve degli ultimi anni, non compensata dai fenomeni più recenti.

Il potabilizzatore di Montorio, nell’ultimo mese al centro di un importante intervento di manutenzione, non riesce da solo a compensare questa diminuzione. Anche per questo motivo è necessario intervenire per tutelare le riserve d’acqua in alta quota, fondamentali per alimentare l’intero territorio.

Le operazioni previste comporteranno l’interruzione dell’erogazione nei centri di Campi, Colledara, Isola del Gran Sasso (insieme a Cesa di Francia, Fano a Corno e Cerchiara), Montorio al Vomano, Sant’Omero e Tossicia, nelle notti di domani 19 febbraio 2025 e giovedì 20 febbraio 2025, dalle 22:00 alle 6:00.

Gli orari indicati segnano l’inizio e la conclusione dei lavori, tuttavia il ripristino del servizio potrà variare leggermente in base alle condizioni delle utenze e alle capacità dei singoli serbatoi.

La Ruzzo Reti precisa che queste misure, pianificate in anticipo, sono essenziali per garantire il recupero delle riserve e prevenire disagi più gravi in futuro.