L’Abruzzo pronto ad ospitare un super laboratorio per la fusione nucleare

La Regione Abruzzo si candida per ospitare nell’Interporto di Manoppello il progetto europeo Dtt (Divertor Tokamak Test), la macchina sperimentale da 500 milioni di euro destinata a fornire risposte chiave sulla fattibilità scientifica e tecnologica della fusione nucleare, la forma di energia che riproduce i processi interni alle stelle.

La presentazione ufficiale della candidatura oggi a Pescara. “Quello dell’Interporto di Manoppello è il migliore sito e siamo convinti di poter vincere questa sfida” ha dichiarato il presidente dell’Esecutivo abruzzese Luciano D’Alfonso. Al 31 gennaio, data di scadenza del bando promosso da Enea, avevano risposto, presentando formale candidatura, non solo l’Abruzzo ma anche Campania, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia e Veneto. L’Enea ha reso noto nelle scorse settimane che la decisione sul sito sarà presa entro il 10 aprile.

“Abbiamo attivato la candidatura dell’Abruzzo – ha spiegato D’Alfonso – per questa importate iniziativa di ricerca scientifica nel campo dell’energia pulita sapendo che il gestore del bando è Enea e che c’è un consorzio di Paesi a livello mondiale che finanzia – 500 milioni di euro di investimenti con 1500 posti di lavoro – su un sito particolarmente sotto utilizzato e che è quello dell’Interporto di Manoppello. Su questo progetto di Enea – ha aggiunto – siamo in competizione con altre regioni per un totale di 9 siti, ma siamo convinti di poter vincere questa competizione per una serie di circostanze di contesto, quali la vicinanza a centri di produzione di eccellenza di Finmeccanica, all’Università, all’autostrada”. “Siamo convinti che l’istruttoria sia molto avanzata e ci piacerebbe essere una Regione con una leadership su questo fronte. In primavera io credo che sapremo come siamo andati dal punto di vista dell’istruttoria e dell’analisi comparativa delle altre regioni. So – ha concluso il presidente della Regione Abruzzo – che Veneto, Emilia Romagna e Toscana ci stanno scommettendo molto, ma abbiamo motivo di ritenere di potercela fare”.

Fabio Lussoso: