L’Abruzzo in vetrina al TTG Travel Experience di Rimini

L’Abruzzo in vetrina alla 62ª edizione del TTG Travel Experience di Rimini. La ministra Santanché allo stand della Regione elogia gli arrosticini

Negli incontri odierni sono state ribadite le buone condizioni di salute del turismo in Abruzzo, anche alla luce degli ultimi dati sulle presenze turistiche: nel periodo gennaio-agosto 2025 sono aumentate del 16,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. A tirare è soprattutto il turismo estero, in crescita di oltre il 34%.

A Rimini i dati sono stati illustrati dal sottosegretario alla presidenza della Regione con delega al Turismo e Coordinatore della Commissione Turismo della Conferenza delle Regioni, Daniele D’Amario, nel corso di un incontro specifico a cui ha partecipato anche la ministra del Turismo Daniela Santanché che ha anche visitato lo stand della Regione: “Qualche anno fa l’Abruzzo era un segreto ben custodito. Il sottosegretario D’Amario è stato molto bravo a svelarlo all’Italia e al mondo. E devo dire che in Abruzzo si mangia molto bene. Un piatto preferito? Gli arrosticini sono molto buoni” ha detto la ministra.

“Il tema dell’edizione 2025, AWAKE TO A NEW ERA, – spiega Daniele D’Amario -richiama la necessità di aprirsi a un nuovo modello di turismo, capace di affrontare i cambiamenti del settore e rispondere alle sfide con visioni innovative e perfettamente in linea con questo tema, il nostro impegno quotidiano è di cogliere tutte le nuove opportunità che questo mercato in cambiamento ci offre, promuovendo il brand Abruzzo come destinazione autentica e sostenibile e valorizzando al massimo le nostre risorse”.

La ministra Santanché, nel corso del convegno su “Il potere della ristorazione nel turismo del nuovo tempo. Opportunità per alleanze di filiera. Presentazione in anteprima del rapporto Fipe”, ha affermato:

“Miglioriamo tutto quello che riguarda i servizi. Nascerà la scuola di alta formazione sul turismo. Noi siamo come Italia un piccolo puntino nel mondo. Dobbiamo puntare sulla qualità e sui servizi. I ristoranti italiani sono apprezzatissimi nel mondo. Sarò poco elegante ma lo dico: in Italia i turisti vengono perché si beve e si mangia bene. Dobbiamo essere orgogliosi di essere italiani: valorizziamo il nostro Made in Italy. Nel 2024 la spesa dei turisti italiani e stranieri nei servizi di ristorazione ha superato i 23 miliardi di euro, generando 11 miliardi di valore aggiunto in quasi 3.300 comuni turistici italiani, con una concentrazione rilevante nelle grandi città d’arte – Roma, Venezia, Firenze – ma con una diffusione capillare in tutte le aree del Paese,
dalle destinazioni balneari a quelle montane. Anche nella componente ristorativa il turismo internazionale gioca un ruolo decisivo: nei primi dieci comuni turistici genera oltre il 67% del valore aggiunto complessivo. Voglio ringraziare i ristoratori – ha detto la ministra – che sono una categoria che ha dimostrato grande passione e resilienza e ci ha messo cuore e ragione. Ricordiamoci che non è passata una vita da quando era tutto chiuso. Ma permettetemi di ricordare una figura determinante della ristorazione che voglio ringraziare. Al di là del fatto che in Italia si mangia bene dovunque, chi entra in un ristorante, prima ancora di sapere come mangerà, ricorderà il sorriso di quel cameriere che l’ha servito e accompagnato al tavolo. Non hanno ancora avuto il
giusto status e il giusto riconoscimento i camerieri e questo è uno degli obiettivi che mi sono posta”.

La ministra ha poi ricordato sia la detassazione delle mance, sia la semplificazione per i dehors, estese anche agli hotel, e i provvedimenti sulle staff house. Il rapporto evidenzia inoltre come la cucina italiana rappresenti un formidabile strumento di soft power globale, grazie a una rete di oltre 90mila ristoranti italiani nel mondo, che rafforzano l’immagine del Paese e spesso stimolano il desiderio di visitarlo. Un’attenzione speciale è dedicata anche ai bar italiani, simbolo di stile di vita e socialità, parte integrante dell’esperienza turistica.

Grazie al protocollo di intesa rinnovato a inizio anno, la Regione Abruzzo è presente al TTG insieme alla Camera di Commercio Chieti Pescara e alla Camera di Commercio del Gran Sasso, in un unico spazio espositivo di circa 200 mq (Pad. A7/335-406).

All’interno dello stand istituzionale viene valorizzata l’offerta turistica integrata del territorio, con particolare attenzione alle aree naturali protette: Parco Nazionale della Maiella, Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Parco Regionale Sirente Velino e Area Marina Protetta Torre del Cerrano.

Uno spazio dedicato accoglie 31 operatori turistici regionali, rappresentativi di tutti i segmenti dell’offerta (DMC, tour operator, cooperative, associazioni, agenzie di viaggio, strutture ricettive, escursionisti). In apposite postazioni personalizzate possono gestire incontri B2B e sviluppare nuovi business con i buyer internazionali selezionati da ENIT, provenienti da oltre 75 Paesi, con una significativa quota (circa il 50%) di nuovi interlocutori rispetto al 2024.

La manifestazione di Rimini si chiuderà il 10 ottobre.

Marina Moretti: