L’Abruzzo al festival di Sanremo quest’anno porta un nome di peso: il compositore, direttore d’orchestra e musicista Enrico Melozzi
Al festival Melozzi è di casa, la sua direzione ha già accompagnato grandi nomi della musica italiana, nonostante sia uno dei più giovani direttori d’orchestra dello scenario nazionale.
Quest’anno Melozzi dirige solo i Coma Cose che portano in concorso il brano “Cuoricini”. Tuttavia non è l’unica performance del compositore abruzzese che sotto il palco dell’Ariston tornerà per l’esibizione, da super ospite, di Damiano David, il frontman dei Maneskin che da qualche tempo viaggia in solitario.
È molto, ma non è tutto: Melozzi è protagonista anche nel Fantasanremo, grazie al suo arrangiamento in chiave moderna della sigla ispirata a Occhi di Gatto cantata da Cristina D’Avena.
Melozzi, compositore e musicista di solida formazione classica, ama le contaminazioni e le incursioni in tutti i generi musicali, come si è potuto capire anche dalla sua organizzazione della “Notte dei serpenti”.
Ieri la prima esibizione dei Coma Cose ha convinto a metà: pur essendo un testo apprezzabile dal punto di vista del messaggio sociale, i critici hanno fatto notare che la parte maschile del duo è rimasta un po’ in ombra. Vedremo se nella serata delle cover, in cui a dirigere i Coma Cose sarà sempre il maestro Melozzi, l’effetto sarà più totalizzante. Il brano scelto, almeno sulla carta, sembrerebbe congeniale all’originalità del duo: ‘L’estate sta finendo’ dei Righeira.
Ma come sta andando il festival della canzone italiana dal punto di vista degli ascolti? Il Tg8 ha realizzato un mini sondaggio on the road scoprendo che tutti (o quasi) dicono di snobbarlo, ma tutti (o quasi) lo guardano.
Quanto ai brani in concorso, Simone Cristicchi, che per tre anni è stato anche direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo, intona il preferito dagli intervistati. I più grandicelli scelgono soprattutto Marcella Bella, per altri tra i migliori figurano Achille Lauro, Giorgia, Gabbani, Elodie.
Non manca, ovviamente, chi rimpiange i festival del passato e si improvvisa cantante e chi ieri, davanti a Sanremo, si è addormentato o ha preferito la partita.