Oggi la questione dei precari della Asl1 è stata affrontata in una riunione convocata in Prefettura, a L’Aquila. Per i sindacati la stabilizzazione si può fare
Tra i convocati la Fials, rappresentata dal segretario Simone Tempesta e dai vice segretari Salvatore Placidi e Marcello Feretti, e la Confsal con Marcello Vivarelli.
L’incontro arriva dopo la riunione del sindaco Pierluigi Biondi con una delegazione dei 150 lavoratori precari della Asl1 Avezzano L’Aquila Sulmona che rischiano il posto di lavoro. Intanto la la conferenza dei capigruppo in Comune, sullo stesso tema, è stata rinviata al 6 giugno dal manager della Asl1 Romano.
I sindacati spingono verso una soluzione concreta che non lasci a casa nessuna delle professionalità, comprese quelle che non sono vincitrici di concorso ma che lavorano in Asl da una vita.
“La Regione innanzitutto deve dire qual è il fabbisogno di lavoratori – spiegano i sindacati – perché per noi in un territorio così complesso servono tutti. Vanno fatte poi le verticalizzazioni per aprire nuovi bandi e fare contratti. La normativa nazionale lo prevede, prevede la stabilizzazione. I vincitori di concorso è giusto che entrino, ma anche gli altri si possono stabilizzare”.
Intanto anche la FIM-CISL e la FIOM-CGIL territoriali, insieme ai lavoratori dell’appalto ASL1 L’Aquila-Avezzano-Sulmona addetti alle manutenzioni elettriche e idrauliche e alla sorveglianza antincendio, con le loro RSU/RSA, esprimono solidarietà ai precari del supporto tecnico e amministrativo della ASL1.
La nota delle sigle sindacali:
“È del tutto evidente che il sistema degli appalti della ASL1 non è in grado di dare risposte né alle cittadine e ai cittadini sempre più spesso alle prese con un servizio sanitario regionale carente e inefficiente, né tantomeno a quelle Lavoratrici e Lavoratori del supporto tecnico e amministrativo come anche di TUTTI gli altri servizi esternalizzati dalla ASL1, compresi quelli addetti alla manutenzione elettrica e idraulica e alla sorveglianza antincendio, i quali chiedono certezza e continuità occupazionale in coerenza con la natura continuativa delle attività che svolgono da decenni presso gli ospedali e i presidi sanitari della nostra provincia.
I Lavoratori dell’appalto ASL1 per la manutenzione elettrica e idraulica e addetti alla sorveglianza antincendio sono da settimane sotto la spada di Damocle di un possibile licenziamento da parte della ditta SE.MA, di cui sono dipendenti, a seguito di un contenzioso proprio tra ASL1 e SE.MA di cui, ovviamente, i Lavoratori non hanno alcuna responsabilità.
Eppure sono i primi a pagarne le conseguenze con la messa in discussione del loro posto di lavoro.
Come potrebbero assicurare le cure, alle cittadine e ai cittadini, ospedali e presidi sanitari dove non funzionassero sale operatorie, terapia intensiva, dialisi, pronto soccorso, ascensori, controllo aerazione, centrali antincendio, riscaldamento/condizionamento ecc, il cui funzionamento è garantito proprio di questi lavoratori?
Come rappresentanti sindacali dei Lavoratori addetti alle manutenzioni elettriche e idrauliche e alla sorveglianza antincendio, rafforziamo la richiesta di lavorare sulla costituzione di un tavolo Politico-Tecnico-Sindacale per esplorare la possibilità di una internalizzazione delle Lavoratrici e Lavoratori in appalto a mezzo di una società in house della Regione Abruzzo, a garanzia della continuità occupazionale per gli addetti attualmente in forza e per TUTTI i servizi esternalizzati da parte della ASL1″.