A Sulmona ieri la presentazione del volume La Brigata Maiella, a cura di Edoardo Puglielli, edito da Textus
Il volume contiene testi di Daniela Spadaro, Edoardo Puglielli, Costantino Di Sante, Olga Massari, Nicola Palombaro, Enzo Fimiani.
Questo libro giunge dopo una nuova e feconda stagione di studi storici sull’esperienza resistenziale nell’Italia del 1943-1945 che ha contribuito, fra le altre cose, ad arricchire anche l’interpretazione scientifica della Brigata Maiella. Se per più di mezzo secolo la sua vicenda è stata considerata pressoché “marginale” dalla storiografia della Resistenza italiana (perché banda resistenziale apartitica; perché banda non assimilabile tout court al fenomeno del partigianato; perché banda pienamente integrata nei reparti delle forze armate alleate; perché banda operante al di qua del fronte; perché banda sorta in una zona periferica rispetto alla Linea Gotica e nel settore meno “reclamizzato” della Gustav, quello adriatico; ecc.), attualmente, grazie all’acquisizione di nuove fonti, grazie alla rilettura critica delle documentazioni disponibili, e grazie alla pubblicazione, nel corso degli ultimi due decenni, di studi innovativi, è possibile sostenere che la storia della Brigata di Ettore Trolio e dei fatti ad essa collegati siano usciti dai margini nei quali sono rimasti a lungo relegati dalle storie di riferimento sulla Resistenza in Italia ed abbiano trovato spazio all’interno di paradigmi interpretativi e ricostruttivi più articolati e meno semplicistici.
I contributi raccolti nel volume affrontano ed esaminano soprattutto dinamiche e processi considerati al tempo stesso come costitutivi della e complementari alla storia della Brigata Maiella: l’insieme delle conseguenze materiali, psicologiche e politico-ideologiche della “guerra ai civili” – perpetrata dalle truppe tedesche occupanti e dai collaborazionisti italiani contro le popolazioni locali – quale fonte motivazionale dell’arruolamento dei resistenti abruzzesi nelle prime formazioni patriottiche della valle del fiume Aventino e poi nei plotoni della Banda Patrioti della Maiella; il ruolo decisivo delle forze armate alleate nel definire fisionomia e funzioni delle unità combattenti della “Maiella”; i rapporti, non sempre lineari e facili, instauratisi tra Brigata Maiella ed esercito regolare italiano; il problema del riconoscimento dei maiellini: partigiani, patrioti o combattenti volontari? Si tratta, a ben vedere, di problematiche e di questioni in cui s’imbattono, inevitabilmente, gli studiosi e i lettori della storia della Brigata Maiella e alle quali questo libro dedica ampio spazio di riflessione e di approfondimento.
Il curatore, Edoardo Puglielli è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi dell’Aquila. Collabora con l’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea. È autore di studi sulla storia della scuola, sulla storia dei partiti e dei movimenti politici, sulla storia della Resistenza.
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