In migliaia al Presepe vivente di Rivisondoli

In migliaia hanno assistito ieri sera alla 67/a edizione del Presepe vivente di Rivisondoli, il più antico d’Italia.

Quest’anno il presepe è stato all’insegna della solidarietà con le popolazioni dell’Umbria colpite dal terremoto e nel segno di San Francesco d’Assisi. Nei panni della la Madonnina infatti Giulia Marconi, 18 anni, di Todi, studentessa del quinto anno del Liceo linguistico. In quelli di San Giuseppe, Giacomo Sciamanna, 20 anni, di Assisi, studente nella Facoltà di Teologia. Il piccolo Eduardo Vittoria, Gesù Bambino, come da tradizione l’ultimo nato in paese. Eduardo infatti è stato dato alla luce lo scorso 3 dicembre. Il cielo sereno e le temperature miti hanno favorito l’afflusso di una grande folla, proveniente da ogni parte d’Italia, nella Piana di Piè Lucente. All’incirca trecento i figuranti: del paese ma anche provenienti dal Molise, con gli zampognari del Matese, di S.Polo, il gruppo Terzo Millennio di Termoli, i Briganti di S.Elia a Pianisi) ed il coro “La figlia di Iorio” di Orsogna. La corale che alla fine della rappresentazione ha reso omaggio alla Sacra Famiglia con canti della tradizione natalizia. In occasione del Presepe vivente, è stato sancito il gemellaggio tra gli zampognari del Matese e il coro di Orsogna, che vanta di essere il più antico d’Italia.

Grande la soddisfazione per la felice riuscita della manifestazione espressa dal sindaco di Rivisondoli, Roberto Ciampaglia, dal parroco del paese, don Daniel Cardènas e dall’organizzatore Geppy Lepore. “Il presepe vivente è patrimonio della comunità di Rivisondoli e dell’intero Abruzzo ed è con amore e orgoglio che teniamo a questa rappresentazione, sempre commovente e suggestiva” ha detto il sindaco esprimendo gratitudine per gli organizzatori e quanti in ogni modo hanno collaborato alla realizzazione dell’evento. Tra gli spettatori anche il consigliere regionale Emilio Iampieri. “Sono affezionato a questo presepe e sempre commosso dall’assistervi – ha detto – è un momento importante di devozione alla Natività e di tradizione popolare che arricchisce ogni anno la nostra regione, attraendo attenzione da ogni parte d’Italia”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.