Il Premio Luciano Russi a docente Università di Genova Daniela Preda

Il Premio Luciano Russi, intitolato al rettore dell’Università di Teramo scomparso nel 2009, va a Daniela Preda, docente di Storia contemporanea all’Ateneo di Genova

Il tema dell’europeismo, con le sue luci e le sue ombre, si può considerare un filo conduttore delle iniziative della Fondazione Luciano Russi che in tal modo si pone in continuità con uno dei filoni di ricerca dello scomparso rettore dell’Università di Teramo. Una scelta confermata in occasione della sesta edizione del Premio Luciano Russi, che si è svolto alla Fondazione Pescarabruzzo in Corso Umberto. Il premio, infatti, è stato assegnato a una studiosa che con i suoi lavori ha dato un contributo molto significativo alla riflessione sul pensiero europeista, Daniela Preda, professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Genova. L’idea di Europa ha costituito, fin dagli esordi, il nucleo caratterizzante dell’approfondita ricerca condotta da Daniela Preda, concentrandosi in particolare su alcuni aspetti come la storia della costruzione della Comunità Europea, la storia dei movimenti per l’unità europea nel secondo dopoguerra e la storia del pensiero federalista tra Otto e Novecento. La sua attività di ricerca a livello europeo ha avuto un importante riconoscimento nel 2007, venendo segnalata nel volume della Direzione Generale Istruzione e Cultura della Commissione europea Jean Monnet Success Stories. Europe for Lifelong Learning tra le 4 storie di successo italiane.

In occasione della premiazione la professoressa Preda ha tenuto una lectio magistralis dal titolo ‘La proposta europea di Alcide De Gasperi tra storia e attualità’. Come nelle precedenti edizioni, il Premio Russi vuole sostenere con due borse di studio (di 1.500 euro ciascuna) l’impegno di giovani ricercatori le cui tesi magistrali hanno evidenziato una particolare capacità nell’indagine storico-politica. Quest’anno i riconoscimenti sono andati a Simone Bertuletti, con un lavoro dal titolo Dos veces casado: il controllo delle unioni coniugali nella Sardegna asburgica, Università degli Studi di Bologna ed a Lorenzo Bonvicini, con una tesi intitolata Infernum vivorum. Graffiti e storie dal carcere vescovile di Reggio Emilia in età moderna, Università degli Studi di Bologna. Entrambe le ricerche, al di là del loro contenuto specifico, si caratterizzano per il rigore scientifico con cui i due autori utilizzano fonti originali e per larga parte inedite. La manifestazione si è aperta con i saluti di Ornella Iavicoli Russi, presidente della Fondazione Russi, e di Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione Pescarabruzzo che contribuisce alla realizzazione del premio.