I Casamonica sono abruzzesi?

Funerale Casamonica

I Casamonica sono abruzzesi?  Sono Rom stanziali provenienti da Pescara e sarebbero tra i fondatori di una delle più potenti organizzazioni criminali italiane salita alla ribalta delle cronache internazionali per il funerale di  Vittorio Casamonica celebrato a Roma nella chiesa Don Bosco , condito da tantissime polemiche.

La notizia presente da tempo su wipikedia era stata commentata lo scorso dicembre  dal vice questore aggiunto e dirigente della squadra mobile della Questura di Pescara Pierfrancesco Muriana, il quale in questi giorni è in ferie e da noi raggiunto telefonicamente  ribadisce che è azzardato dire che

“ i rom pescaresi, emigrati nella Capitale, sono stati i fondatori del  Clan ma che ci sono rapporti, anche di tipo familiare, per esempio, con la famiglia dei  Ciarelli” .

I Casamonica, come si ricorderà,  sono stati coinvolti nelle inchieste degli ultimi trent’anni da quando all’ inizio degli anni ’90 nella Capitale  sono diventati  gestori del mercato degli stupefacenti in seguito all’alleanza stretta  con i clan dei Castelli, con alcuni affiliati alla ‘Ndrangheta e con uomini della Banda della Magliana. I loro affari ruotano intorno alle estorsioni, al traffico di droga, al racket, all’usura, alle scommesse sportive, al gioco d’azzardo, omicidi, furti e  rapine. Se si esclude la corruzione, i rapporti con la politica e la gestione dei campi rom della Capitale – come ipotizzato dall’ultima inchiesta della Procura di Roma – sono gli stessi, identici, business per i quali, nel bene o nel male, spesso vengono coinvolti i nuclei rom del territorio. “Il nome Clan dei Casamonica – si legge su Wikipedia – prende origine dalle famiglie Casamonica e Di Silvio, famiglie di sinti e rom stanziali, originari dell’Abruzzo e giunti da Pescara nella Capitale negli anni settanta. L’enciclopedia online parla di legami  con alcune famiglie abruzzesi e soprattutto con gli Spinelli, tra i rom stanziali più numerosi a Pescara in cui è presente la più vasta popolazione rom dell’intero territorio. Sono oltre 4mila quelli presenti nei quartieri Rancitelli, San Donato, Zanni e Fontanelle.