Guerra Ucraina: l’Abruzzo scende in piazza e manifesta la propria solidarietà

Quanto sta accadendo in queste ore in Ucraina desta grande preoccupazione ed apprensione oltre che profondo dolore anche nella nostra Regione. Al Tg8 abbiamo dato voce alla gente in strada ma in queste ore anche università, comuni, vescovi e associazioni stanno manifestando solidarietà dalla nostra terra d’Abruzzo

“Come segno di vicinanza al popolo ucraino e per dire ‘Stop alla guerra’ invito tutti i Sindaci della Provincia di Chieti ad esporre sui balconi dei propri Municipi, la bandiera della Pace. Io, come Presidente della Provincia, rivolgo anche un pensiero a San Nicola, il Santo che unisce Oriente e Occidente”. Così, ad esempio, Francesco Menna Presidente della Provincia di Chieti.

“Accogliendo l’invito di Papa Francesco desidero dedicare la celebrazione della Santa Messa che presiederò nel Santuario di San Gabriele Domenica 27 febbraio alle ore 16 alla preghiera per la Pace. Invito tutte le comunità ecclesiali ad unirsi nella preghiera e a prepararsi alla Giornata di digiuno per la Pace con la quale, Mercoledì delle Ceneri, inizieremo la Santa Quaresima, guidati dal messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2022. Alle ore 18.30 presiederò la Santa Messa e il rito dell’imposizione delle ceneri nella Cattedrale di Teramo. Nei prossimi giorni Vi invierò la mia lettera ai giovani per il mese di marzo. Augurando a tutti un fecondo cammino quaresimale, Vi benedico di cuore”. Queste le parole del Vescovo della diocesi Teramo-Atri Lorenzo Leuzzi .

“Sabato 26 febbraio dalle 16, rispondendo all’appello nazionale di Peacelink (http://www.peacelink.it/campagnaucraina), saremo in Piazza Salotto per affermare la nostra contrarietà alla guerra che si sta infiammando al confine fra Ucraina e Russia. Vista l’evoluzione dello scenario occorso nella notte fra il 23 ed il 24, chiediamo l’immediato cessate il fuoco e condanniamo fermamente i bombardamenti in corso”. Lo fanno sapere 36 tra associazioni, sindacati, partiti come mobilitazione per i fatti di queste ore in Ucraina. Tra i firmatari Pd, Si, Prc, PdP, Azione Civile, Arci, Cgil, Legambiente, Ass. Italia-Cuba, Cobas, Anpi, Arcigay, Rete Oltre il Ponte.

Il senato accademico dell’Università de L’Aquila ha vota un ordine del giorno contro l’escalation militare in Ucraina. Numerosi i rapporti tra l’ateneo abruzzese e le università ucraine.

Allevatori, agricoltori e pescatori della Coldiretti con barche, trattori e animali al seguito domani – venerdì 25 febbraio-  dalle ore 9,30 manifestano nelle città, da nord a sud del Paese, contro la guerra e per salvare l’agroalimentare Made in Italy e difendere l’economia, il lavoro ed il territorio.

A Pescara la torre civica si illumina di notte di giallo e di azzurro in omaggio all’Ucraina aggredita e in segno di rispetto per le vittime della guerra.

Lo ha disposto il vice sindaco e assessore alle politiche energetiche Gianni Santilli, interpretando lo stato d’animo del consiglio comunale e dell’intera amministrazione «affinché a tutti sia visibile la nostra vicinanza al popolo ucraino». Nelle ore immediatamente successive all’attacco russo, all’alba di giovedì, il sindaco Carlo Masci ha fatto pervenire una lettera all’ambasciatore plenipotenziario Yaroslav Melnyk per testimoniargli la solidarietà personale e della città di Pescara.

A Pescara vivono quasi 900 ucraini, in buona parte donne impegnate nel sociale e nell’assistenza alle fasce più deboli della popolazione. Nella provincia la presenza è di poco più di 1.600 unità. Rappresentano il 9,3% degli stranieri, più del doppio della media nazionale. L’invasione russa e i bombardamenti hanno interrotto o reso problematiche le comunicazioni con familiari e parenti rimasti in patria, aumentando il senso di angoscia e di lontananza.

«La torre civica con i colori della bandiera del Paese slavo è un modo di far sentire l’affetto dei pescaresi in un difficile momento», hanno sottolineato il sindaco Masci e il vice Santilli.

E via via che passano le ore, e anche in Abruzzo raccogliamo le non confortanti notizie che arrivano da quella terra non così lontana, si allunga la lista di iniziative per la pace e la più rapida e felice risoluzione delle ostilità.