Il Consiglio di Stato ha dichiarato la piena legittimità della scelta del dissesto finanziario del Comune di Guardiagrele adottata dall’amministrazione Di Prinzio
Respinto il ricorso respingendo il ricorso presentato dai consiglieri Simone Dal Pozzo, (ex sindaco), Marilena Primavera, Ambra Dell’Arciprete, Piergiorgio Della Pelle e Gianluca Primavera che sono stati condannati al pagamento delle spese processuali.
“La sentenza riconosce che la dichiarazione di dissesto del Comune di Guardiagrele rappresenta una scelta dell’Ente vincolata ed ineludibile e non affatto discrezionale, confermando così che essa era l’unica scelta da fare – dicono Di il sindaco Donatello Di Prinzio e l’assessore al bilancio Pierluigi Dell’Arciprete – A riprova del fatto che non si è trattato di un atto contro i precedenti amministratori, come gli stessi hanno sempre cercato di far credere per coprire le proprie gravissime responsabilità che hanno condotto al baratro finanziario del Comune di Guardiagrele. Prima di tale pronuncia, anche il Tar Abruzzo aveva respinto il ricorso del gruppo Guardiagrele il bene in Comune, sottolineando come le motivazioni alla base del dissesto fossero corrette e adottate nel rispetto delle procedure”.
Sindaco e assessore evidenziano inoltre che anche la Corte dei conti ha riconosciuto come la ricognizione contabile, eseguita dall’amministrazione Di Prinzio, abbia fatto emergere “una situazione di grave tensione finanziaria, provocata dalla gestione Dal Pozzo con disavanzi latenti occultati, con la violazione del principio di prudenza, con una sovrastima delle entrate, con la manipolazione delle scritture contabili”.
