Ci sono sviluppi sulla morte di Fabiana Piccioni, trovata senza vita a gennaio nelle campagne di Giulianova. Il DNA dell’indagato sul corpo della donna
A tre mesi dall’iscrizione del registro degli indagati di un artigiano albanese cinquantenne per spaccio di droga, soppressione di cadavere e morte come conseguenza di altro reato, i primi risultati dei molteplici esami affidati ai carabinieri del R.I.S. rivelano che sul corpo della donna è stato trovato il DNA dell’uomo. Secondo i test di comparazione sarebbero le uniche tracce di DNA diverso da quelle della vittima, isolate dagli esperti del raggruppamento investigazioni scientifiche nel corso degli accertamenti delegati dal pm titolare del fascicolo Greta Aloisi.
Gli inquirenti dovranno inserire questo nuovo elemento nel complesso mosaico di tessere che compongono l’indagine, sviluppata in un contesto difficile come quello che gravita nel mondo della tossicodipendenza. Il cinquantenne, nei giorni successivi alla scoperta del corpo, aveva chiamato lui stesso i carabinieri per dire che era pronto a fornire tutte le delucidazioni possibili sulle frequentazioni con la vittima, ma che non c’entrava niente con quello che era successo. La telefonata arrivava dall’Albania, dove si trovava e si trova tutt’ora. Rientrato temporaneamente a Giulianova si era presentato ai carabinieri per raccontare che conosceva la donna e che si erano visti, come era successo in passato, ma non sapeva cosa fosse successo. L’ultimo incontro sarebbe avvenuto poco prima della sua scomparsa, avvenuta il 2 gennaio.
IL SERVIZIO DEL TG8