Giulianova, strascichi polemici dopo il Consiglio rovente

Seduta turbolenta nell’ultimo Consiglio comunale a Giulianova, dove è andato in scena un acceso scontro tra maggioranza e opposizione

I consiglieri di minoranza si sono presentati circa un’ora dopo l’orario ufficiale di convocazione, fissato per le 13. Al loro arrivo, tuttavia, hanno trovato i colleghi di maggioranza già seduti e i lavori del Consiglio comunale già avviati. Una situazione che ha suscitato immediatamente forti proteste, tanto da rendere necessario l’intervento della polizia locale. L’opposizione ha inoltre annunciato che presenterà ricorso al TAR per chiedere l’annullamento della seduta. I consiglieri di minoranza hanno denunciato quanto accaduto come un grave attacco alla democrazia. “Non avevamo mai assistito a una situazione simile a Giulianova”, hanno dichiarato, accusando la maggioranza di aver iniziato i lavori senza alcuna comunicazione preventiva. “Se volevano anticipare l’inizio, potevano almeno avvisarci. Invece hanno deliberatamente evitato il confronto. Faremo ricorso al TAR per chiedere l’annullamento della seduta e chiediamo le dimissioni del presidente Mastrilli. Viviamo tempi difficili: ci appelliamo alla coscienza della città”.

La maggioranza ha respinto al mittente le accuse, definendo l’episodio “un tentativo senza precedenti di sabotare il corretto svolgimento della vita democratica cittadina. “La convocazione del Consiglio per le 13 era perfettamente regolare e che i lavori sono iniziati solo dopo aver atteso 44 minuti l’arrivo dell’opposizione. Durante la riunione dei capigruppo – era stato concordato di iniziare puntuali. Solo alle 11:58 del mattino, quindi poco prima dell’inizio, è arrivata una richiesta di rinvio da parte dell’opposizione”. L’amministrazione condanna fermamente il comportamento dei consiglieri di minoranza, definendolo “scomposto e intimidatorio, chiaramente finalizzato a creare disordine e ostacolare il funzionamento delle istituzioni”. Secondo la maggioranza, si tratta di una protesta organizzata che “va ben oltre il legittimo dissenso politico”.

Carmine Perantuono: Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.