Giulianova: mare inquinato, ma non rischia la bandiera blu

La violenta ondata di maltempo della scorsa settimana abbattutasi sulla costa teramana ha creato non solo ingenti danni ma anche mandato in tilt il sistema di regimentazione delle acque

Il fiume che ha più sofferto è stato il Tordino, che ha riversato tutta la sua portata in particolare nel tratto del lungomare Spalato a Giulianova. Situazione questa che ha portato il sindaco ad emettere, nella giornata di ieri, un’ordinanza che impone il divieto di balneazione nel tratto di mare che fronteggia proprio il lungomare sud. Provvedimento assunto in seguito alle analisi fatte dall’Arta lo scorso 5 settembre e che hanno evidenziato la “non conformità” delle acque nel punto di prelievo denominato “Zona antistante lungomare Spalato 80”.

Questi i dati: Enterococchi 243, escherichia coli 331. L’azienda regionale ha sottolineato che la situazione, impone a tutela della collettività e della salute pubblica di assumere il provvedimento, a carattere transitorio di divieto di balneazione che si estende per 850 metri lineari dal molo sud del porto di Giulianova fino all’altezza di via Simoncini. Nel frattempo per evitare problemi futuri l’assessore al turismo Marco Di Carlo ha contattato la Fee l’organizzazione internazionale non governativa che si occupa di conferire le bandiere blu, chiedendo di attendere le analisi che verranno effettuate nei prossimi giorni prima di recepire il dato negativo che finirebbe per penalizzare la città e le sue attività.  

 

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