Sono andate avanti tutta la notte, e sono proseguite anche oggi con i sommozzatori dei Vigili del Fuoco, le ricerche del giovane pakistano di 19 anni Hussain Rahmat, la cui vita si è inabissata nel primo pomeriggio di ieri nel lago Sinizzo, nel comune di San Demetrio ne’ Vestini
Questa mattina sul posto c’erano gli amici pakistani del ragazzo a pregare per il loro fratello, e anche a proteggere la zona da curiosi. Quella pakistana in città è una comunità molto unita.
Per Hussain doveva essere una giornata spensierata con gli amici in occasione della Festa del sacrificio, ricorrenza islamica che cadeva proprio ieri, poi il tuffo nel lago per nuotare da una sponda all’altra.
Ma a metà percorso qualcosa va storto, gli amici lo vedono annaspare, andare giù e risalire, in due si tuffano per aiutarlo, ma poi il giovane scompare tra le acque.
Con ogni probabilità il suo corpo, visto che non è riemerso subito, potrebbe essersi incagliato nei numerosi lacci che caratterizzano il lago. Le acque sono molto torbide, la visuale è pessima e i sommozzatori hanno usato anche il sonar che si usa in montagna per cercare di individuarlo.
Il lago è molto piccolo e anche poco profondo, non più di dieci metri ma pieno di piante e vegetazione, di qui le difficoltà della macchina dei soccorsi, che si è mossa immediatamente e non ha interrotto i lavori neanche per un attimo. Anche questa mattina sul posto c’era il sindaco di San Demetrio Antonio Di Bartolomeo.
Il giovane all’Aquila era molto conosciuto. Aveva studiato al Cpia, il centro di istruzione per gli adulti, viveva nel quartiere di Fontesecco in pieno centro storico, e lavorava in un ristorante a San Domenico, dove era amato e ben voluto da tutti. Gli amici pakistani e la sue famiglie, quella di origine e quella aquilana che lo aveva accolto, non si danno pace.
Il ragazzo era perfettamente integrato nella comunità locale, gentile, sorridente e un grande lavoratore. Così lo ricorda pure la comunità Crescere Insieme che lo aveva ospitato per un periodo.
Questa mattina la zona del lago era off limits per evitare curiosi e interferenze nelle ricerche. Le acque del lago sono di competenza della Regione Abruzzo, l’area del Comune, il parcheggio invece è gestito dall’azienda speciale Grotte di Stiffe.
Da qualche anno dopo il caso di un malore di un giovane che per fortuna si risolse bene, c’è il divieto di balneazione. Nel 93 al lago si consumò un’altra tragedia. Un ragazzo arrivato da Roma con la sua squadra di basket si tuffò, poi una congestione e il corpo ritrovato dopo ore di ricerche.
Senza esito nella notte, oggi stanno continuando le operazioni per individuare e recuperare il corpo di Rahmat Hussain, il ventunenne di origini pakistane annegato ieri nel lago Sinizzo, nel comune di San Demetrio ne’ Vestini, in provincia dell’Aquila. Alla base della tragedia, forse, un malore appena il giovane è entrato in acqua. Nutrito lo spiegamento di forze e di apparecchiature: sul posto, a scandagliare il bacino, ci sono i Vigili del Fuoco del Corpo
Nazionale Stazione L’Aquila, il Gruppo sommozzatori di Teramo e di Ancona, un equipaggio con un elicottero speciale denominato “drago” utilizzato per le ricerche, decollato da Pescara, il 118 Abruzzo Soccorso Stazione di Navelli, Polizia Locale e volontari. Le ricerche sono difficili in quanto il bacino lacustre, pur non molto esteso, è profondo oltre dieci metri e la vegetazione sui fondali rende ardua, oltre che pericolosa, l’individuazione
del corpo: vengono utilizzati anche un sonar, per rilevare cose o persone sotto l’acqua, e un drone. Anche questa mattina sul posto è giunto il sindaco di San Demetrio ne’ Vestini, Antonio Di Bartolomeo. Non è la prima tragedia, purtroppo, nel lago, che d’estate è meta per la balneazione degli abitanti della bassa Valle Subequana. Il
giovane pakistano viveva all’Aquila, dove lavorava in un ristorante: secondo quanto si è appreso, verso le 13 di ieri era
in compagnia di alcuni connazionali in occasione di una ricorrenza islamica che cade il 6 giugno e avrebbe fatto uno
spuntino prima di entrare, da solo, in acqua per poi non più riemergere. In questo periodo c’è divieto di balneazione.
“La nostra Comunità scolastica si unisce al cordoglio per la tragica scomparsa di Rahmat” scrive in una nota il Cpia, il
Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti dell’Aquila. Il giovane aveva frequentato il Cpia nel primo periodo didattico dell’anno scolastico 2022/2023, impegnandosi nel percorso di recupero della licenza media. “Era arrivato in Italia da giovanissimo, affrontando un lungo viaggio dal Pakistan. Lavorava nel ristorante ‘La Corte’ a San Domenico. In questi anni aveva costruito, passo dopo passo, la sua vita nel capoluogo regionale, inizialmente anche con il supporto della comunità ‘Crescere Insieme’. La sua storia, come quella di tanti altri ragazzi che incontriamo ogni giorno, ci ricorda il valore del coraggio, della determinazione e della dignità. A chi gli ha voluto bene e lo ha accompagnato nel suo cammino, va il nostro pensiero più sincero”, conclude la nota del Cpia.