La Premier Meloni e i leader del centrodestra riuniti a Pescara per Marsilio / LE DICHIARAZIONI

“La ferrovia Roma-Pescara era uno dei problemi che noi abbiamo ereditato, era inserita nel Pnrr ma con quei tempi non si sarebbe potuta realizzare: il governo l’ha stralciata e ha trovato il finanziamento fuori dal Pnrr, al Cipess abbiamo trovato i fondi per mettere in sicurezza la ferrovia, che rimane uno dei grandi temi di questa regione”.

Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a un evento elettorale a Teramo con Marco Marsilio, che precede quello in programma tra poco a Piazza Salotto, a Pescara, con gli altri big del centrodestra per sostenere il candidato e governatore uscente alle elezioni regionali domenica prossima, 10 marzo.

L’attesa per Giorgia Meloni a Piazza Salotto

“Fermare il lavoro” di Marco Marsilio e del centrodestra in Abruzzo “sarebbe devastante per questo territorio, ma sono ottimista che questo lavoro continueremo a farlo insieme – sono altre dichiarazioni della Meloni alla camera di commercio di Teramo – . Io ho da tempo investito sulla sfida dell’Abruzzo, essendo io eletta qui alle brutte mi cacciate, avete un maggiore appiglio, ma dimostra ancora una volta quante attenzione dedichiamo a questa crocevia della nostra nazione”.

La “grande priorità” dell’Abruzzo “per me è sicuramente quella delle infrastrutture perché questa regione si trova nel paradosso di essere al centro dell’Italia ma di essere isolata”, e “io penso che ci sono due modi per combattere le disparità, c’è chi preferisce il reddito di
cittadinanza e chi preferisce le infrastrutture di cittadinanza”, ha detto ancora la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Teramo.

A Pescara hanno aperto l’evento elettorale di Piazza Salotto Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa, leader rispettivamente di Noi Moderati e UDC. Sul palco anche il sindaco di Pescara, Carlo Masci: “Marsilio è stato vicino a tutti i 305 sindaci d’Abruzzo”, le parole del primo cittadino.

“C’è necessità di una continuità amministrativa per proseguire il buon lavoro fin qui fatto. Campo largo? Improponibile tra realtà agli antipodi come Calenda e Conte”, hanno detto i due leader nazionali, che hanno anche ricordato la figura di Remo Gaspari.

Tocca al Governatore uscente Marco Marsilio, che dal palco di Pescara ricorda: “Ci hanno consegnato un Abruzzo derelitto, lo abbiamo rilanciato in tutti i settori”.

Durante il comizio di Marsilio una persona nella folla accusa un malore.

Arriva anche il Ministro degli Esteri e vice Premier, Antonio Tajani, sul palco: “I prossimi 24 e 25 ottobre qui arriverà il G7, con la nuova pista dell’aeroporto. L’aeroporto di questa città diventerà un grande aeroporto internazionale. A Pescara affronteremo temi di grandi importanza, l’Abruzzo merita i riflettori accesi 365 giorni l’anno. Questa sera c’è con noi un signore che ci guarda da lassù e ci sta sorridendo. Un signore che ha amato l’Abruzzo come fosse la sua terra. Quel signore è Silvio Berlusconi, che tanto ha fatto per questa terra”, le sue parole.

“Confesso che siamo saliti per fare la foto perché qui non siamo sicuri che il tempo terrà. Voglio dire solo una cosa. Tutte le volte che vengo a Pescara e salgo sul palco piove. L’ultima volta che è successo, però, poi sono diventata presidente del Consiglio. Se piove tutto sommato non sarà una cattiva cosa. Vi voglio bene. I risultati in Abruzzo sono frutto della nostra compattezza. Poi c’è la realtà che raccontano i giornali di sinistra, frutto dei loro sogni notturni. Siamo insieme per scelta e non per interesse. Oggi il centrodestra compie trent’anni e siamo insieme. Abbiamo le nostre sfumature ma sappiamo quale Italia vogliamo costruire”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul palco del comizio del centrodestra in corso a Pescara. La foto di rito con tutti i leader del centrodestra accanto al candidato Marco Marsilio è stata anticipata a causa del peggioramento delle condizioni meteorologiche.

meloni

“Le politiche dell’Ue hanno impattato come un detonatore, inseguendo i deliri di una sinistra che non distingue una transizione ecologica da una transizione ideologica. Sono le risposte – ha aggiunto la Premier Meloni – rispetto alle quali bisognerà invertire la tendenza con altre elezioni, quelle che arriveranno a giugno. Sono il vero timore di tutti: che questa maggioranza possa essere confermata con il voto delle elezioni europee. Succederà di tutto. C’ho l’elmetto, ho già messo l’elmetto. E vinceremo anche questa battaglia”.

“Stasera sono arrivata qui e mi è stato detto che mi hanno regalato un trattore – prosegue Giorgia Meloni – . Lo metto volentieri dentro al cortile di palazzo Chigi. Non abbiamo dovuto aspettare le proteste in piazza. Conoscevamo il contesto. Il contesto di costi di produzione che aumentano e prezzi di vendita che scendono. In tutto questo politiche dell’Unione Europea che hanno impattato come un detonatore inseguendo i deliri di una sinistra che non distingue la transizione ecologica da una transizione ideologica lontana anni luce dalla realtà”.

“Noi non veniamo qui in Abruzzo a candidare un signore che ci chiede di non presentarci perché si vergogna. Noi veniamo qui e ci mettiamo la faccia perché stiamo insieme per scelta e non per interesse. Ho visto cose incredibili in questa campagna elettorale. Arriva Giuseppe Conte e dice che lui non è alleato con Renzi. Arriva Renzi e dice che lui non è alleato con Giuseppe Conte. Poi arriva Calenda e dice ‘ragazzi sulle alleanze stiamo dicendo un sacco di balle’. Perché sono tutti alleati ma si vergognano a dirlo. Solo che se ti vergogni non lo dovresti fare”.