Gestori e residenti Centro storico di Pescara uniti: “Questo Piano Acustico non serve”

Tanta carne sul fuoco nella seduta del Consiglio Comunale di ieri pomeriggio a Pescara, anche se nessuno dei tanti provvedimenti è stato messo al voto, tutto rimandato anche il Piano Acustico al Centro Storico sul quale si registra intesa tra gestori dei locali e residenti.

Un pò di baruffa sulla richiesta respinta di sospensione per consentire una riunione dei capigruppo, differita alla tarda mattinata di oggi, poca discussione sul merito delle questioni all’ordine del giorno. Insomma una seduta di Consiglio Comunale a Pescara, ieri,  assolutamente interlocutoria con l’ulteriore presentazione di emendamenti su provvedimenti ritenuti particolarmente importanti come il Piano Acustico nel Centro Storico di Pescara, la modifica del regolamento del canone patrimoniale con conseguente aumento dell’imposta per l’occupazione di suolo pubblico, pubblicità e pubbliche affissioni e l’acquisizione dei locali Ex Sanstefar di Piazza Garibaldi dove troverà posto il nuovo Centro per l’impiego. Ma andiamo con ordine, presenti in sala consigliare diversi gestori di locali del Centro Storico, stretti nella morsa di rigide disposizioni per quel che riguarda i tavolini da rientrare entro la mezzanotte e una situazione ingestibile sul piano della sicurezza che si viene a creare, quasi sempre, dopo la mezzanotte, a dimostrazione che l’Ordinanza cosiddetta “Cenerentola” non è servita a nulla e che nemmeno il nuovo Piano Acustico sembra destinato a portare benefici. Al loro fianco non solo alcuni consiglieri di opposizione, tra cui Giovanni Di Iacovo del Pd, ma gli stessi residenti, a differenza di quanto accade su Via Cesare Battisti:

“Ci siamo trovati in sintonia con i residenti – dice Paride Orsini portavoce della neonata Associazione per la tutela e lo sviluppo del Centro Storico di Pescara – perché sappiamo entrambi che queste misure dell’Amministrazione Comunale non stanno funzionando. Abbiamo avanzato proposte ben precise, di buon senso, per evitare che questa zona di Pescara diventi terra di nessuno, dove ognuno si sente in diritto di fare e delinquere come gli pare.”

Altra questione spinosa sulla quale si è accesa una forte discussione tra maggioranza e opposizione, la modifica del regolamento del canone patrimoniale con conseguente aumento delle tasse per l’occupazione di suolo pubblico, pubblicità e pubbliche affissioni. Un atto dovuto, secondo l’assessore al Bilancio Eugenio Seccia, in base alla rivalutazione Istat, un provvedimento non necessario e per di più vessatorio nei confronti dei pescaresi, secondo l’opposizione compatta:

“E’ una tassa immotivata – secondo Donato Di Matteo della Lista Costantini Sindaco – l’ennesimo assalto ai portafogli dei pescaresi, quando l’unico obiettivo dovrebbe essere quello di mantenere fermo il livello di tassazione in questa città.”

Sull’acquisizione dei locali Ex Sanstefar di Piazza Garibaldi dove sarà ubicato il nuovo Centro per l’Impiego, per una spesa totale di 2 milioni di euro, a carico, tra l’altro, della Regione, secondo Domenico Pettinari si tratta di un acquisto non necessario, a fronte della messa in vendita di ben 17 immobili di proprietà e tempi troppo lunghi per i lavori di adeguamento della struttura. Non è dello stesso avviso l’assessore comunale al Patrimonio Alfredo Cremonese:

“Di tutte le possibili soluzioni per i nuovi locali del Centro dell’Impiego, questa è la più economica e vantaggiosa – dice Cremonese – sia per una ragione logistica, ma anche per una questione di costi, posto che i soldi non vengono dalle casse comunali, ma dalla Regione.”