Festa della Repubblica, anche sull’Abruzzo sventola il Tricolore

Anche sull’Abruzzo, oggi 2 giugno, sventola il Tricolore per la 76 esima Festa della Repubblica. Tante le manifestazioni, non solo nei capoluoghi di provincia

A Pescara, in piazza Garibaldi, monumento ai Caduti, alla presenza del prefetto Giancarlo Di Vincenzo, delle massime autorità civili, religiose e militari, dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma e della cittadinanza, la solenne cerimonia, con lo schieramento del reparto d’onore in armi, cui  l’alzabandiera, la resa degli onori ai Caduti, la benedizione e la deposizione della corona di alloro dinnanzi  al monumento ai Caduti di tutte le guerre; al termine l’intervento del sindaco Carlo Masci, la lettura dei messaggi istituzionali e del Capo dello Stato.

Nel corso della cerimonia il prefetto Di Vincenzo, conferisce le medaglie d’onore, attribuite ai familiari dell’internato militare Francesco Caruso già residente a Pescara, e ai familiari dell’internato militare Leonardo Palladini già residente a Loreto Aprutino, unitamente alle onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”, ad alcuni cittadini benemeriti residenti nella provincia di Pescara, che si sono particolarmente distinti per elevati meriti civili, sociali e culturali, oppure nell’ambito dell’emergenza epidemiologica da covid-19 o nel corso della carriera professionale o militare.

Questi i 4 ufficiali nominati: Enea Cetrullo, pittore-incisore, residente a Pescara; Nicola D’Angelo, luogotenente dell’Arma dei carabinieri, residente a Civitella Casanova; Luigi Di Giosaffatte, direttore generale di Confindustria Ch-Pe, residente a Penne. A seguire gli 11 cavalieri della Repubblica.

A Chieti le celebrazioni iniziano alla villa comunale con lo schieramento del picchetto interforze e delle associazioni Combattentistiche e d’Arma, gli onori, la cerimonia dell’alzabandiera, la deposizione della corona al monumento ai Caduti, le letture della preghiera della Patria e del messaggio del presidente della Repubblica. A seguire, nel salone storico del Palazzo del Governo, il prefetto ha conferito 14 onorificenze al merito della Repubblica italiana e 8 stelle al merito del lavoro a cittadini della provincia di Chieti.

A L’Aquila, nella consueta sede della Villa Comunale, alle ore si svolge la manifestazione celebrativa in occasione del 76° anniversario della Proclamazione della Repubblica. La manifestazione, attraverso la quale si intende rinnovare la fedeltà alla Costituzione e ai valori sui quali è fondata la nostra convivenza civile: l’Alzabandiera, sulle note dell’Inno Nazionale a cura del locale Conservatorio Statale di Musica; la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti; un minuto di silenzio e di raccoglimento e la lettura, da parte del Prefetto Cinzia Torraco, del messaggio del Presidente della Repubblica. A seguire il Prefetto, dopo aver consegnato una copia della Costituzione a due rappresentanti degli studenti degli istituti superiori cittadini, ha consegnato le medaglie d’onore a 6 cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale e i diplomi ai 13 insigniti delle Onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”.

A Teramo, la cerimonia pubblica ufficiale del 76° Anniversario della nascita della Repubblica Italiana si svolge, come di consueto, davanti al Monumento ai Caduti di Viale Mazzini in Teramo. Uno stralcio del discorso del Sindaco Gianguido D’Alberto per le celebrazioni del 2 Giugno:

“Rivolgo il mio più cordiale saluto ai rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’ordine, delle associazioni, ai cittadini tutti, alle nostre ragazze e ragazzi.

Il 2 giugno del 1946, 76 anni fa, gli italiani, per la prima volta uniti nel suffragio universale, avviarono una nuova storia: sancirono l’istituzione della Repubblica, riaffermando il valore della democrazia. Una data, quella odierna, che in questo tempo assume un significato ancor più profondo, poiché attraversiamo un periodo che ci pone di fronte alla volontà,  sempre più forte, di costruire insieme un futuro che possa essere privo di emergenze e di tutti quei conflitti che, purtroppo, da anni ed in questi ultimi mesi, ancor di più, stravolgono interi popoli. Un futuro che porti con sé le risoluzioni da attuare per ciò che attiene alle difficoltà dell’economia, alle problematiche dell’ambiente, così da non creare più smarrimento a popolazioni e coscienze.

Festeggiare il 2 giugno non è un esercizio di memoria storica, ma la celebrazione del futuro della Repubblica, di cui voi ragazzi, con il vostro cuore vibrante, siete i protagonisti. La forza della Repubblica risiede nella solidarietà e nell’unità di una comunità troppo spesso travolta da accadimenti che soltanto con la coesione e la volontà di tutti vengono arginati e gestiti. La scuola è il luogo dove si impara ad amare tutto questo, è il luogo dove il rispetto di ruoli ed impegni si coniuga con l’affermazione della propria individuale indipendenza, dove si apprende che la libertà alimenta la convivenza, dove diventa straordinario e stimolante essere ciò che si desidera conservando una visione collettiva. La scuola, quale luogo dove costruire e diffondere la conoscenza, è la vostra palestra di libertà da esercitare con passione, coinvolgimento, fiducia. Non voltatevi mai dall’altra parte, scegliete sempre di non restare indifferenti, come scelse con lungimiranza il nostro popolo quel 2 giugno di 76 anni fa, come sancisce l’anima della nostra Costituzione repubblicana, un formidabile armonico rivoluzionario capolavoro contro ogni indifferenza. Grazie, ancora semplicemente, alle donne e gli  uomini che quotidianamente difendono i valori della  nostra Repubblica, ognuno nel proprio ruolo, incarnandoli nel loro agire quotidiano. Viva il 2 giugno, viva la Repubblica, viva la Costituzione, viva l’Italia”.

 Quest’anno è stato il Comune di Cortino a ricevere il tradizionale medaglione ceramico realizzato, in occasione della Festa della Repubblica, dal Liceo Artistico Statale “F. A. Grue” per il Design di Castelli, recante lo stemma della Repubblica italiana e l’emblema del Comune. A conclusione della Cerimonia sono state consegnate le medaglie d’onore alla memoria di ventidue cittadini teramani deportati ed internati nei lager nazisti e i diplomi dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”.