Ferrovie: linea veloce, Teramo dimenticata

Proteste da parte di alcuni esponenti politici del teramano per la  notizia relativa all’emendamento della legge di bilancio da 40 milioni  euro presentato dal presidente della Regione Marco Marsilio relativo ad uno studio di fattibilità e la progettazione per la  velocizzazione del tracciato ferroviario volto a promuovere un collegamento  rapido fra Roma e Ascoli Piceno, passando per L’Aquila e Rieti.

Vicenda che ha suscitato critiche da diversi livelli istituzionali, ma che hanno il medesimo allarme sul rischio di isolamento della provincia teramana e sulla scarsa considerazione che i vertici regionali le riservano. C’è chi parla di “chiaro progetto politico volto a isolare Teramo”, come l’assessore Verna, e chi accusa apertamente il presidente della Regione di essere venuto in Abruzzo per “perseguire i fini del suo partito”, come il consigliere regionale di Abruzzo in Comune Sandro Mariani.

Sandro Mariani  Consigliere regionale di Abruzzo in Comune: “Cosa ne pensano i consiglieri teramani di maggioranza della notizia uscita ieri e che ha visto il Governatore Marsilio, in accordo con il suo omologo e compagno di partito marchigiano Acquaroli, predisporre un emendamento alla Legge di Bilancio che prevede lo stanziamento di 40 milioni di euro finalizzato alla realizzazione di uno studio di fattibilità e alla progettazione della velocizzazione del tracciato ferroviario tra Roma e Ascoli Piceno e il collegamento tra Rieti e L’Aquila che andrebbe, di fatto, a tagliare fuori completamente Teramo e la sua provincia da questo ambizioso progetto? Personalmente ritengo si tratti di una proposta inaccettabile, che andrebbe a penalizzare non solo una intera provincia, estromessa totalmente da un asse viario strategico tra Tirreno e Adriatico, ma tutti quei comuni delle aree interne del Teramano colpiti dai terremoti del 2009 e del 2016 che, a dire di Marsilio, dovrebbero essere i veri beneficiari di questo intervento”

Maurizio Verna Assessore Comune di Teramo: “Teramo non può restare fuori dal progetto della velocizzazione del collegamento ferroviario con Roma – sottolinea l’assessore con delega alla mobilità Maurizio Verna – e per questo come Comune capoluogo chiediamo al presidente della Giunta regionale di inserire Teramo nello studio di fattibilità ed evitare così che la nostra provincia, già penalizzata in termini di collegamenti con Roma, non venga isolata. Questo non significa che si debba bucare il Gran Sasso un’altra volta, in quanto si possono sicuramente individuare modalità alternative di collegamento. Perdere questo treno potrebbe rappresentare una condanna definitiva per il territorio provinciale, in quanto oggi la qualità della vita si misura non solo dalle potenzialità sotto il profilo economico, turistico, enogastronomico e paesaggistico, ma anche e soprattutto dal collegamento veloce tra i diversi territori”.

Fabio Lussoso: