Dopo la convalida dell’arresto per l’omicidio della ex moglie Cleria a Lettomanoppello, parla il legale dell’accusato Antonio Mancini: “Si poteva evitare”. Domani lutto cittadino nel giorno del funerale
Lutto cittadino domani, mercoledì 15 ottobre, a Lettomanopppello, in concomitanza con i funerali di Cleria Mancini: lo ha disposto il sindaco, Simone D’Alfonso, “in segno di profondo cordoglio e partecipazione al dolore che ha colpito la famiglia. Le esequie verranno celebrate alle 16:30 nella chiesa della Beata Vergine.
Secondo il legale di Antonio Mancini, l’uomo in carcere per l’omicidio dell’ex moglie Cleria e il tentato omicidio del nipote 12enne, la tragedia si poteva evitare. L’avvocato, nell’intervista rilasciata al Tg8 (nella foto con la giornalista Antonella Micolitti davanti al tribunale di Pescara), parla di numerosi segnali di estrema tensione tra il suo assistito e la famiglia, in particolare il figlio.
Non solo: Marino, sempre nell’ordinanza di convalida, ha anche scritto che gli elementi a disposizione inducono a ritenere “sussistente la volontà dell’indagato di tentare di sterminare la restante famiglia del figlio”.
Antonio Mancini, pur essendosi avvalso della facoltà di non rispondere, nel corso dell’udienza di convalida ha sostenuto di non ricordare l’accaduto perché si era “ubriacato dopo essere stato
provocato verbalmente e picchiato dal figlio”.
La volontà di uccidere il nipote, ha scritto il gip, è dovuta al “forte risentimento nei confronti del figlio, che il padre voleva sfogare colpendo il discendente negli affetti più profondi”.