Femminicidio Lettomanoppello, l’ex marito: “Colpi partiti per sbaglio”

“I colpi sono partiti per sbaglio” ha detto al legale d’ufficio il 69enne fermato per l’omicidio dell’ex moglie a Lettomanoppello

L’uomo, Antonio Mancini, è stato fermato per l‘omicidio dell’ex moglie Cleria Mancini, 66 anni, e il tentato omicidio del nipote di 12 anni. Il dramma si è consumato giovedì pomeriggio a Lettomanoppello, nel Pescarese. Nel corso del colloquio in carcere con il l’avvocato Marcello Cordoma, Mancini ha dichiarato che i colpi di pistola sono partiti per errore.

L’assassino viene definito come lucido, orientato, sofferente fisicamente, dispiaciuto, ma non pentito proprio perché convinto che i colpi siano partiti per sbaglio.
Il 69enne ha anche riferito al legale di non ricordare dell’episodio avvenuto a Turrivalignani, il paese vicino a Lettomanoppello in cui, dopo il delitto, si era barricato all’interno di un bar sparando altri colpi. Mancini ha dichiarato di avere bevuto troppo.

La convalida dell’arresto di Antonio Mancini si terrà lunedì 13 ottobre, alle ore 9, nel carcere di Pescara. All’uomo vengono contestati i reati di omicidio e tentato omicidio aggravati perché commessi nei confronti di un familiare, oltre a minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.

Mancini è assistito dall’avvocato d’ufficio Marcello Cordoma, ma nelle prossime ore potrebbe nominare un legale di fiducia. Intanto l’autopsia, eseguita ieri dal medico legale Davide Girolami su incarico del pm Giuliana Rana, ha confermato che la donna è morta a causa di un solo colpo che ha raggiunto il cuore.

Marina Moretti: