Dopo la conferenza stampa del Presidente Marsilio che ha rassicurato sulla distribuzione di farmaci oncologici dalla Asl di Chieti, il centrosinistra annuncia un esposto in Procura. La replica del manager Asl Palmieri e di Marsilio
Il Presidente della Regione Marco Marsilio, ieri in conferenza stampa, è intervenuto sulla denuncia da parte dell’Opposizione riguardo alla mancanza di farmaci oncologici per la chemio alla Asl di Chieti, parlando di una continuità di distribuzione mai venuta meno. Non è così secondo Patto per l’Abruzzo, Centro Sinistra e M5S che oggi, dopo 24 ore, tornano sull’argomento annunciando anche un esposto in Procura. Nessuno ha mai parlato di atto doloso – ha precisato da remoto il leader di Patto per l’Abruzzo Luciano D’Amico – ma i disservizi ci sono stati e quella che stiamo portando avanti non è una battaglia tra maggioranza e opposizione, ma una battaglia a tutela della salute dei malati oncologici abruzzesi. I documenti, peraltro, parlano chiar0, ci sono numerose segnalazioni da parte di pazienti che questa estate non hanno potuto fare la chemio, l’avvertimento del responsabile della Farmacia dell’Ospedale, poi rimosso dal suo incarico, e l’ammissione da parte del Direttore Generale che ha parlato di cinque giorni in cui al SS Annunziata sono mancati i farmaci:
“Abbiamo deciso di presentare l’esposto non per una mera caccia alle streghe – ha dichiarato Antonio Di Marco – ma per garanzia al diritto alla salute per i malati oncologici abruzzesi. I disservizi sono stati evidenti e questo non deve accadere mai più.”
“Piuttosto che accusarci di dire menzogne – aggiunge Francesco Taglieri del M5S – Marsilio dovrebbe chiedere scusa agli abruzzesi oltre che chiarire a chi di dovere ora che la Magistratura ha tutto il materiale per approfondire la questione.”
“Il tema è molto chiaro – precisa Silvio Paolucci capogruppo Pd in Regione – l’unica vera causa di questo disservizio è la scelta assura del Governo Marsilio di apportare dei tagli lineari del 2% per arginare il buco dei bilanci 2023 e 2024. Tagli lineari che hanno costretto le Asl, in questo caso quella di Chieti, a rinunciare all’acquisto di farmaci essenziali, oltre ad altre forniture, tipo il gel per fare le ecografie. “
Nel primo pomeriggio di oggi è arrivata anche la replica del direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti Mauro Palmieri. Così commenta l’annuncio del Patto per l’Abruzzo di intraprendere un’azione giudiziaria sulla questione dei farmaci oncologici.
“Le carte in Procura? Sono pronto a fornire informazioni e documenti utili ai fini della ricostruzione di tutta la vicenda che riguarda la nostra Azienda. Non abbiamo nulla da nascondere, in piena coscienza, perché la gestione del percorso farmaco, dalla valutazione del fabbisogno all’acquisto fino alla dispensazione è sotto stretto controllo, e nessuno dei pazienti in trattamento è stato lasciato senza o ha subito danni. Oltre alle carte da produrre, sono pronto a rendere una testimonianza per riferire sulle azioni intraprese dall’Azienda, nelle circostanze oggetto di contestazione e nella pratica ordinaria, per l’acquisizione di chemioterapici.
Parimenti sono pronto a spiegare, ma direi a ribadire, come l’incremento della spesa di questi ultimi mesi sia conseguente all’incremento del numero di pazienti da trattare con alcuni farmaci in particolare, come Enhertu, in virtù dell’estensione delle indicazioni cliniche da parte di Aifa che ha ampliato il numero dei malati in trattamento. Il fabbisogno è cresciuto, servono più farmaci e spendiamo di più. E proprio l’esplosione improvvisa e imprevedibile della domanda in estate era stata la causa della rimodulazione del contratto con la ditta produttrice, procedura che aveva richiesto qualche giorno di tempo. Ma avrò modo di spiegare per bene tutto ai magistrati, così su questa vicenda non ci sarà più spazio per interpretazioni di varia natura. Sono allo stesso modo pronto a verificare uno per uno i casi che potrebbero essere ulteriormente segnalati e qualora non rispondenti al vero a intraprendere opportune e doverose azioni per tutelare l’onorabilità e la dignità dei nostri professionisti come di tutta l’Azienda”.
Anche Marsilio ha risposto all’annuncio dell’esposto da parte delle opposizioni:
“Non vedo l’ora!” è il commento del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. “Finalmente un giudice terzo potrà mettere la parola fine a questa vergognosa speculazione, che ha trasformato un episodio banale e innocuo (nel senso letterale che non ha provocato alcun danno) in una campagna allarmistica e scandalistica per raccattare voti e consensi sull’onda emotiva dell’indignazione. Abbiamo ieri dimostrato pubblicamente l’inconsistenza delle accuse, carte alla mano, e fornito tutte le ampie giustificazioni degli episodi citati. Senza, peraltro, omettere le doverose scuse ai pazienti che hanno vissuto situazioni di disagio sicuramente spiacevoli, ma la cui terapia non è mai stata né negata né messa in pericolo.
L’inchiesta della Procura (semmai dovesse emergere anche solo un’ipotesi di reato) renderà giustizia e restituirà onorabilità morale e professionale ai medici oncologici della Asl, impegnati ogni giorno a curare migliaia di malati con puntualità e diligenza, e che sono stati trascinati nel fango delle illazioni propagandistiche da una sinistra in cerca di riscatto”.