Famiglia nel bosco: chi è Tonino Cantelmi, superconsulente di parte

I tre figli di Nathan Trevallion e Catherine Birmingham, la famiglia nel bosco, presto incontreranno gli esperti nominati dal tribunale. La famiglia si affida al superconsulente di parte Tonino Cantelmi

I tre bambini, uno e di 8 anni e due gemelli di 6, nei prossimi giorni incontreranno gli esperti che dovranno monitorare il loro “andamento dello sviluppo cognitivo e psicoaffettivo, le figure di riferimento riconosciute e i modelli di identificazione sviluppati”.

I giudici hanno disposto la consulenza tecnica d’ufficio per valutare le capacità genitoriali e lo stato psicofisico dei minori. La famiglia Trevallion, tramite i propri legali, ha risposto nominando due consulenti di parte di alto profilo: lo psichiatra Tonino Cantelmi e la psicologa Martina Aiello.

Il superperito a cui si sono affidati i legali della famiglia nel bosco, Danila Solinas e Marco Femminella, è Tonino Cantelmi, psichiatra e professore associato all’Università Gregoriana, nel 2020 nominato da Papa Francesco membro del dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale.

Cantelmi e Aiello saranno i consulenti di parte che affiancheranno la psicologa nominata dai giudici del Tribunale dei minori di L’Aquila, Simona Ceccoli.

Cattolico militante, il super consulente sosterrà la coppia Catherine Birmingham e Nathan Trevallion, probabilmente anche provando a smussare la rigidità educativa contestata dai giudici che hanno allontanato i loro tre figli dalla casa nel bosco.

CHI È TONINO CANTELMI

Medico chirurgo specializzato in psichiatria. Dirigente Psichiatra per il Servizio Sanitario Nazionale dal 1995. Attualmente è Dirigente Psichiatra presso gli Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma. È il Direttore Scientifico della “Comunità Terapeutica SISIFO” per le dipendenze comportamentali (dipendenze senza sostanza, ad esempio dipendenza da gioco). È il fondatore e il Direttore Scientifico della prima “Scuola di Specializzazione in psicoterapia ad orientamento cognitivo interpersonale”, acronimo S.C.Int, modello elaborato da Cantelmi e collaboratori e approvato dal MIUR. È il presidente dell’Istituto di Terapia Cognitiva Interpersonale, dell’AIPPC e della FEDERPSI (ente formatore e Provider Ecm).

È stato il primo in Italia ad occuparsi dell’impatto della tecnologia digitale sulla mente umana ed ha fondato il CEDIS, ente per lo studio delle dipendenze comportamentali (in modo specifico dipendenza da tecnologia e dipendenza sessuale). È il Direttore Scientifico della rivista “Modelli della Mente” (FrancoAngeli Editore) e partecipa al board scientifico di numerose riviste scientifiche. È autore di oltre 300 pubblicazioni scientifiche e di circa 30 libri (tradotti in molte lingue straniere) ed è stato relatore invitato in circa 300 convegni scientifici.

Attualmente è Professore Incaricato di Psicopatologia presso l’Istituto di Psicologia dell’Università Gregoriana, è Professore a contratto di Psichiatria, corso di laurea in Scienze Infermieristiche presso la “Sapienza- Università di Roma”, è Professore di Cyberpsicologia, Corso di Laurea in Psicologia, UER. Nel corso degli anni ha assunto numerose docenze, tra le principali: Psicologia dello sviluppo; Psicopatologia dello sviluppo; Cyberpsicologia e Psicopedagogia della Devianza e della Marginalità minorile (LUMSA di Roma); Psicofisiologia (l’Università Salesiana di Roma); Psicopatologia dei consumi (Università “Sapienza” di Roma) e del corso di Psicologia Generale (Università Statale di Perugia).

Tra gli interessi di ricerca del professor Cantelmi figurano le dipendenze comportamentali come la dipendenza dal gioco d’azzardo, la dipendenza sessuale, la dipendenza da Internet, la dipendenza affettiva e la spesa (shopping) compulsiva; l’impatto della tecnologia sulla mente umana e di conseguenza sugli atteggiamenti degli individui e sulle psicopatologie che ne derivano.

Intanto il 17 gennaio a Palmoli arriverà il camper della solidarietà per la famiglia nel bosco, come anticipato nei giorni scorsi dal sindaco Giuseppe Masciulli. L’iniziativa nata sui social potrebbe richiamare nel paese dell’entroterra chietino centinaia di persone e di famiglie neorurali in arrivo da tutta Italia.