Falsi certificati per cittadinanza, inchiesta in Abruzzo con due sindaci indagati

La procura di Lanciano indaga sui falsi certificati per conseguire la cittadinanza italiana: 8 indagati. Tra i reati ipotizzati, l’associazione a delinquere e la corruzione. Coinvolti i sindaci di Borrello, il 50enne Armando Di Luca, e di Montebello sul Sangro, il 47enne Nicola Di Fabrizio

Due associazioni per delinquere che, attraverso una catena di falsi e atti di corruzione, avrebbero garantito la residenza, e poi la cittadinanza, a numerosi cittadini sudamericani; un meccanismo illecito che poteva contare su due sindaci di piccoli comuni abruzzesi e un addetto dell’Ufficio anagrafe. È lo scenario delineato dalla Procura della Repubblica di Lanciano nell’avviso di conclusione indagini nei confronti di otto persone. Un’inchiesta di cui si occupa oggi il quotidiano Il Centro. L’inchiesta, coordinata dal procuratore Mirvana Di Serio e dal pubblico ministero Miriana Greco, condotta dai carabinieri della compagnia di Atessa, ipotizza l’esistenza di un sistema dove la pubblica amministrazione di due piccoli comuni del Sangro si era trasformata in un mercato di cittadinanze italiane, con favori pagati in denaro, voti e prestazioni sessuali.

Il contesto, scrive Il Centro nell’articolo di Gianluca Lettieri, è quello emerso da altre inchieste. Poiché in Italia con lo ius sanguinis diventa cittadino per nascita “il figlio di padre o di madre cittadini” senza limiti di generazione, molti cercano nel proprio albero genealogico parenti italiani emigrati in Sudamerica; se non esistono si passa a creare questi sistemi fuorilegge. Il quadro accusatorio va oltre l’associazione a delinquere e ipotizza un presunto sistema di corruzione capillare.

Tra i reati contestati anche falso ideologico continuato in relazione a certificati emessi; e poi contestazioni per la creazione di false comunicazioni di ospitalità e fittizie dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà.

Carmine Perantuono: Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.